Napoli-Raspadori, ora o mai più. Assalto finale a Navas e Ndombele

La distanza con il Sassuolo scende a 1 milione esclusi i bonus ma Carnevali adesso ha fretta e pone un ultimatum. Intanto Giuntoli cerca di concretizzare il tris: con il Psg che vuole Fabian si tratta a oltranza
Napoli-Raspadori, ora o mai più. Assalto finale a Navas e Ndombele© LAPRESSE
Fabio Tarantino
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NAPOLI - L’epilogo, in un senso o nell’altro, è vicino. Per Raspadori al Napoli non si aspetterà la fine del mercato. Stiamo per entrare nella fase decisiva, dentro o fuori, altre 48 ore per definire il suo futuro. La distanza è minima, balla un milione, eppure le due società non hanno ancora raggiunto un’intesa. Avranno altri due giorni a disposizione per riuscirci, il Napoli sarà chiamato ad alzare la propria offerta oppure sarà il Sassuolo a dover rivedere le proprie richieste anche se l’amministratore delegato, Carnevali, prima della gara con la Juventus, ha spiegato che le condizioni esposte al Napoli sono note e basta “solo” accontentarle per stringersi la mano. Il mercato del Napoli viaggia parallelo su tre ruoli: oltre a Raspadori si lavora all’arrivo di un altro portiere dopo Sirigu (Navas favorito su Kepa, si tratta sull’ingaggio), a centrocampo è Ndombele il prescelto per sostituire Fabian diretto al Paris Saint-Germain. Saranno settimane intense, di lavoro, di contatti, con una priorità: regalare Raspadori a Spalletti.

Raspadori, che cosa manca

Le due società non hanno molto altro da dirsi, bisogna solo seguire gli sviluppi delle prossime ore. Ne restano poche a disposizione di De Laurentiis per concludere l’operazione. Il Sassuolo non può più aspettare, Carnevali è stato chiaro: «Abbiamo fatto la nostra richiesta, in un modo o nell’altro questa trattativa deve chiudersi». Il Sassuolo per cedere Raspadori al Napoli chiede 5 milioni per il prestito, 25 per l’obbligo di riscatto e altri 5 di bonus facilmente raggiungibili per un totale di 35 milioni. De Laurentiis è fermo a 4,5 milioni per il prestito, 24,5 per l’obbligo e i 5 di bonus prevedono condizioni più difficili. La distanza è minima, balla un milione, ma è lo stesso divario di qualche giorno fa che non si è ancora colmato. Per questo, in un senso o nell’altro, il Sassuolo ha fretta di chiudere l’operazione.

Raspadori erede di Mertens

Il motivo è anche legato al campo: Raspadori vuole Napoli e Dionisi con la Juve lo ha lasciato in panchina (è entrato per il secondo tempo), una scelta tecnica dettata dall’incertezza sul suo futuro. De Laurentiis, che ha incontrato Carnevali e il ds Rossi a Castel di Sangro il 5 agosto, fa leva sulla volontà del giocatore e spera che il Sassuolo accetti la propria offerta, sarà decisivo anche il lavoro del suo agente, Tullio Tinti, tra diplomazia e buon senso, per regalare al suo assistito un’opportunità professionale che Raspadori sa di meritare e per la quale attende fiducioso l’esito favorevole. Non dovrà aspettare molto, al pari di Spalletti, che considera Raspadori perfetto erede di Mertens e l’attaccante ideale per completare il reparto.

Mercato Napoli, atto finale

Manca poco anche per la svolta a centrocampo. L’arrivo di Ndombele dal Tottenham è vincolato all’uscita di Fabian che, a sua volta, aspetta che il Psg si liberi di Paredes, destinazione Juventus. L’effetto domino è pronto a partire e intanto Giuntoli ha raggiunto un’intesa con l’amico Paratici: il centrocampista francese è vicinissimo ed è pronto a trasferirsi al Napoli in prestito con diritto di riscatto, l’ingaggio è elevato e dunque servirà un contributo concreto da parte degli Spurs. Trattativa ormai agli sgoccioli.

Napoli in porta

Lo stipendio è anche l’ostacolo principale all’arrivo di Navas dal Psg. La trattativa è separata da quella per Fabian. Il portiere ha aperto al Napoli, il Psg non si oppone, ma De Laurentiis ha già chiarito le proprie condizioni: non può pagare più del 25% dell’ingaggio da nove milioni netti del portiere. Risposta attesa a breve. Anche Kepa guadagna troppo e anche il Chelsea, nel caso, dovrà contribuire.


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