Napoli, dopo Kim altri profili seguiti in Oriente: la lista dei nomi

Il mercato azzurro non conosce confini: dopo l’arrivo del difensore, terzo coreano nella storia della Serie A, nella lista dei desideri estivi ci sono profili inediti per il club
Napoli, dopo Kim altri profili seguiti in Oriente: la lista dei nomi© Getty Images
Antonio Giordano
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Si chiamano messaggi subliminali: vanno di moda nel cinema, nel calcio e nella vita. Rappresentano un linguaggio che pare criptico e che invece allude, illumina e talvolta spiega: disegna scenari probabili, mica impossibili, però anche complessi, non scontati. E quando Aurelio De Laurentiis, nel pieno della festa, l’ha buttata lì, anche il sospetto è sorto spontaneo. «Ci sono americani, coreani, giapponesi...». C’è tutto un mondo che sta già rinchiuso nel data base di Castel Volturno, ha provveduto Cristiano Giuntoli nei mesi scorsi, insieme a Maurizio Micheli, a raccogliere i dati e le informazioni, il resto lo hanno fatto gli altri: perch è quando si avvicina il mercato c’è sempre un amico o un procuratore o un manager che vorrebbe darti una mano, per darsela pure a se stesso. 

Giuntoli osserva l'Eintracht

 Mentre il Napoli batteva l’Eintracht Francoforte, Giuntoli osservava da bordo campo, dalla panchina, facendo il finto distratto: però nella sua memoria, che deve avere spazio, annotava le caratteristiche di un paio di giocatori. Ai costi ci avrebbe pensato dopo. Ciò che resta di quelle vittorie che hanno trascinato il Napoli per la prima volta ai quarti di finale di Champions è un post-it (si fa per dire!) sul quale sono stati scritti in stampatello due nomi: il primo, in ordine di apparizioni, è quello di Jesper Lindström, mezzala o anche esterno norvegese, ventitré anni appena compiuti ed una valutazione da far tremare i bilanci, con quei 25-30 milioni di euro che vorrebbero in Germania; il secondo ha qualche anno in più ma è svincolato, è un parametro zero ed è un grande affare: si chiama Daichi Kamada, compirà ventisei anni ad agosto, è un giapponese, sa fare varie cose tutte giuste a centrocampo ed ha rubato l’occhio in maniera netta e decisa. Il mercato non è ancora partito, per il momento queste si chiamano intenzioni, però nel libro bianco di Castel Volturno ci sono scarabocchiati un bel po’ di riferimenti che potranno tornare utili d’estate, quando varie cose si mescoleranno e ciò che adesso sembra fantasia potrà diventare realtà. Le scelte non si fanno adesso, troppo presto, e poi bisognerebbe interrogare gli astri per capire bene come si evolverà quest’estate che sembra placida ma che finirà per agitare: Ndombele tornerà al Tottenham, Demme inseguirà un pallone altrove e già così, in mezzo al campo, servirà qualcosa che possa arricchire l’organico e completarlo. Meglio portarsi il lavoro avanti, almeno strategicamente o anche teoricamente. Poi si capirà.

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Stelle e striscie

Il Chelsea ha speso vagonate di sterline, anche per strappare al Borussia Dortmund Christian Pulisic, americano di origini croate, esterno offensivo o anche mezzala, un uomo che nel 2019 è costato 64 milioni di euro, che però a Stamford Bridge non ha mai sfondato come s’aspettavano. Gli undici gol della prima stagione restano inespressivi, rispetto all’andamento claudicante dell’ultimo triennio: sei reti più otto più una sola, in questo campionato da dimenticare per tutti, Pulisic compreso. Le voci, in questa primavera ancora fredda, servono per scaldare gli animi: raccontano dall’Inghilterra che nella prevedibile rivoluzione che verrà, Pulisic potrebbe essere indotto a rilanciarsi altrove, e aggiungono che sia stato consigliato al Napoli, che con il Chelsea di affari ne ha fatti - Jorginho infilato nella liberatoria per Sarri alla modica cifra di 60 milioni e Koulibaly, senza dimenticare Chalobah - e che altri avrebbe potuto chiuderne, se ci fossero state le condizioni evidentemente irrealizzabili come per Kepa. Però i rapporti restano solidi e questo può sempre servire.

Occhi in Europa

Ma saranno mesi in cui nessuno si negherà niente, né un’illusione e tantomeno un sogno o, semmai, semplicemente un chiacchiericcio: al Napoli piacciono un paio di spagnoli - hanno pure l’età giusta, un po’ le quotazioni ideali - e sono Gabri Veiga del Celta Vigo e Yeremi Pino del Villarreal. Sono finiti pure loro nella pen drive che rinchiude una tentazione (ormai costosissima) da verificare. Stanno proprio al fianco di un giapponese e di un americano. C’è praticamente tutto un Mondo, là dentro.


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