Napoli, il mercato: Samardzic e Zhegrova dribblano Zielo e Lozano

Il mercato non è ancora nel vivo, ma il Napoli studia le mosse per sostituire i giocatori  a rischio svincolo
Napoli, il mercato: Samardzic e Zhegrova dribblano Zielo e Lozano
Antonio Giordano
4 min

Attenti a quei due. La trama: ci sono Zielinski e Lozano, sono attori di primissima fascia, hanno un contratto in scadenza tra tredici mesi, per l’esattezza giugno 2024. Possono restare, ma andrebbero «rinnovati»; o forse conviene cederli, in presenza di un’offerta appagante, per non lasciarli andar via a parametro zero sin dal primo febbraio, quando i regolamenti consentirebbe loro di firmare con un altro club per la prossima stagione. Attenti a quei due bis. La sceneggiatura: ci sono Samardzic (21) e Zhegrova (24), uno gioca con l’Udinese e l’altro con il Lilla, sono società amiche del Napoli ma non fanno sconti particolari. Uno è serbo (nato in Germania), l’altro è kosovaro (nato in Germania), ma soprattutto Samardzic è ritenuto la copia di Zielinski e Zhegrova somiglia terribilmente a Lozano o comunque ha le fattezze dell’esterno offensivo che a destra potrebbe servire. Attenti e basta: perché a questo punto, togliendo la fantasia che il mercato sparge intorno a sé, ciò ch’è chiaro e che certi pensieri si possono fare, in certi casi si devono fare e infatti il Napoli si è portato avanti.

La decisione di Zielinski

. In realtà Zielinski ha voglia di restare, si ridurebbe anche un pochettino l’ingaggio, Napoli è casa sua, ci sta da otto anni ormai e gli piacerebbe un sacco rimanere sino alla fine della sua carriera o finché sarà possibile. L’estate scorsa, quando il West Ham lo chiamò, decise la sua scelta di vita non meritasse di essere alterata, non adesso, non per colpa delle sterline, che l’attirano ma mica poi tanto. Trattativa mai seriamente iniziata, congelata in fretta, poi chiusa. Solo che se stai così vicino alla scadenza, le tentazioni si possono ripresentare e gli esteti possono avvertire rigurgiti. Il Napoli settimane fa si è presentato all’Udinese per capire se ci sono margini di trattativa su Samardzic, che ha una quotazione già rilevante e che solo per una trentina di milioni di euro potrebbe stuzzicare la famiglia Pozzo. La cifra è considerevole, il gioiellino ha una sua luminosità, tempo per dialogare ce n’è a sufficienza, perché il mercato non è ancora (seriamente) cominciato.

La pista Zhegrova

 A Lilla, dove spesso hanno trascinato le strade del Napoli, c’è un’ala moderna, si chiama Zhegrova, è connazionale di Rrahmani, quindi farebbe in fretta a sapere come si vive il calcio intorno al Maradona, ha proprietà di palleggio, lo scatto secco, il dribbling, insomma tutte quelle cose lì che riempiono gli occhi e pure il campo: per un periodo più o meno lungo, l’area scouting ha scrutato il campionato francese e, soprattutto, l’ex squadra di Osimhen, che giovanotti di prospettiva ne ha. Un esterno offensivo potrebbe servire, questo lo decide innanzitutto il mercato intorno a Lozano: il messicano è innamorato della Premier League; ha un paio di club francesi seriamente intenzionati ad avvicinarlo; ha, come Zielinski, il contratto che evaporerà al termine della prossima estate che è costato 48 milioni, inclusi una serie di benefit che c’è stato bisogno di riconoscere, nel momento in cui andrebbe via gratis produrrebbe allergia. L’esigenza di intervenire su quella corsia c’è, anche in prospettiva, e Zhegrova è sostenuto da una serie di relazioni che definire incoraggianti sarebbe riduttivo: al Napoli interessa eccome, il prezzo è (si fa per dire) concorrenziale e però in questo momento la precedenza è destinata ad altro.


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