Il Napoli è in attesa. Di Gian Piero Gasperini: è sempre lui, il primo della lista. Il profilo individuato per accompagnare la squadra e il club in questo percorso di rifondazione e ricostruzione che De Laurentiis ha inaugurato al tramonto di una stagione da incubo. L'allenatore dell'Atalanta, reduce dalla sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Juventus, ha un'agenda ancora pienissima: mercoledì a Dublino si giocherà la seconda finale dell'anno, quella di Europa League con il Bayer Leverkusen, e poi, dopo aver concluso il campionato e recuperato anche la giornata con la Fiorentina rinviata a marzo, tirerà le somme sulla cavalcata verso la prossima Champions.
Napoli e Atalanta aspettano Gasperini
Già, la Dea pende dalle sue labbra: in campo e a quanto pare anche fuori, nel senso che la famiglia Percassi non ha intenzione di perderlo e anzi ha voglia di prolungare il suo contratto in scadenza nel 2025. Legittimo, normalissimo considerando uno splendido rapporto giunto all'ottavo anno. Ma il Napoli, dal canto suo, vive gli stessi giorni di attesa: ha scelto di puntare innanzitutto su di lui per il futuro e attende una risposta. Una risposta che ovviamente arriverà nei pressi della finale europea: gli impegni del Gasp hanno la priorità, ci mancherebbe, il rispetto è sacro ed è reciproco.
Non solo Gasperini: Manna ds in pectore del Napoli
Adl ha annunciato ufficialmente, per la prima volta, che le novità non riguarderanno soltanto la panchina: il primo tassello della rifondazione sarà l'arrivo di un nuovo responsabile dell'area sportiva. Ieri il presidente non ha citato il suo nome, ma in questo caso il segreto è già stato svelato da tempo: sarà Giovanni Manna, certo, in uscita dalla Juventus e dunque nuovo ds azzurro in pectore. Non resta che registrare, quando arriverà, l'annuncio ufficiale della sua nomina. Il passo successivo sarà invece l'investitura del leader tecnico, del capo carismatico in tuta che dovrà allenare l'anima, le doti e il cuore dei giocatori. Quelli che resteranno e quelli che invece arriveranno, nuovi di zecca: Gasp, dicevamo, è ritenuto dal club l'uomo giusto per rilanciare il gruppo e lanciare i giovani; per valorizzare una squadra che appena un anno fa ha stravolto il campionato e incantato l'Europa e che oggi a Firenze, incredibile ma vero, si giocherà contro la Fiorentina l'ultima fiche per agganciare quantomeno la Conference.
Conte, Pioli e Italiano nella lista di De Laurentiis
Non solo Gasperini, comunque. Giocoforza. Sullo sfondo resta Antonio Conte, al netto delle parole che De Laurentiis ha pronunciato ieri in occasione della presentazione dei ritiri di Dimaro Folgarida e Castel di Sangro: antica amicizia, enorme stima, un'offerta da 8 milioni tra ottobre e novembre e poi i nuovi e recenti contatti. Diretti, con incontro: operazione impegnativa dal punto di vista economico, soprattutto ora senza Champions, e una distanza di un paio di milioni tra domanda e proposta di ingaggio (per pareggiare quella autunnale). Conte, tra l'altro, è l'unico libero della compagnia, ma in lista resistono pure Stefano Pioli, al capolinea con il Milan ma titolare di un altro anno di contratto da risolvere, e Vincenzo Italiano, il tecnico che De Laurentiis ha rivelato ieri di aver puntato un anno fa, nel casting post Spalletti, salvo poi fare marcia indietro perché legato contrattualmente alla Viola. «Non ho voluto fare torti a nessuno», ha spiegato. Adesso, però, è praticamente libero: la sua avventura in Toscana è finita. Oggi al Franchi sarà un avversario speciale.