Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen, i gemelli dello scudetto, sono legati da un filo sottile che continua a unirli anche a distanza. Comunque piuttosto ridotta: Napoli e Istanbul sono separate da 1.233 chilometri in linea d’aria, e tutto sommato Khvicha fa scalo nella capitale turca ogni volta che torna dalla Georgia. Insomma, sono vicini. Più che mai in vista del prossimo mercato, collezione autunno-inverno: Kvara è sempre il protagonista di una trattativa di rinnovo fino al 2029 che ora farà tappa a Milano, sede del prossimo appuntamento tra il ds Manna e il suo agente Mamuka Jugeli, probabilmente già a fine ottobre, a ridosso della trasferta con il Milan o al massimo di quella con l’Inter (una decina di giorni dopo). Osi, invece, è stato ceduto in prestito al Galatasaray a inizio settembre, ma già a gennaio la nuova clausola rescissoria inserita nel suo contratto potrà essere attivata. Con un valore diverso rispetto a quello di giugno 2025: 81 milioni di euro, contro 75 milioni.
Napoli, la situazione di Kvaratskhelia
Kvaratskhelia e il Napoli sono insieme dall’estate 2022 e ora stanno provando a prolungare di due stagioni la scadenza attuale, fissata al 2027. Con termini nuovi, ovviamente: notevolissimo aumento dell’ingaggio da 1,8 milioni a circa 6 milioni con i bonus, come Lukaku, più eventuali scatti negli anni. In un clic diventerebbe il più pagato della rosa. In estate il Psg ha provato a far saltare il banco (e i nervi) offrendo invano al Napoli 210 milioni per il pacchetto completo con Osi e 11 milioni netti a stagione a Kvara, ma De Laurentiis non ha mai aperto. Anzi: il presidente e Manna volarono in Germania, nel corso dell’Europeo, ma il giocatore e il suo entourage continuarono a chiedere 8 milioni per rinnovare, con tanto di clausola rescissoria. La settimana scorsa, a Napoli, è andato in scena un altro incontro informale tra il ds e Jugeli: ancora esplorativo, nulla di definitivo, e ulteriore riunione fissata a Milano a fine mese.
Osimhen e il nodo clausola
Per quel che riguarda Osi, invece, la storia è interamente legata alla clausola rescissoria. Nuova di zecca, abbattuta dopo il trasferimento al Galatasaray in prestito secco fino a giugno, ma come sempre non valida per l’Italia: da 130 milioni agli 81 di gennaio e ai 75 di giugno. Più accessibile, decisamente più appetibile, nonostante Victor abbia di recente dichiarato: «Valgo più di 100 milioni». A Istanbul sembra molto felice: bacia la maglia, bacia i tifosi, spende parole stupende per loro e la città. E così, beh, il Gala sta pensando seriamente di acquistarlo a gennaio: coronamento di un colpo di fulmine. Per i turchi l’importo resterebbe sempre 75 milioni: i 6 milioni in più d’inverno, infatti, sono relativi alla clausola di risoluzione del prestito, una specie di indennizzo nel caso in cui Osi andasse altrove. Tipo al Chelsea: ci ha provato ad agosto ed è ancora molto interessato, tanto da valutare l’ipotesi di affondare il colpo tra tre mesi. A 81 milioni, certo: 75 al Napoli, 6 al Gala.