Comuzzo, il Napoli frena: la Fiorentina vuole 40 milioni

Difficoltà nella trattativa per il difensore. La Fiorentina non accetta l’offerta di ADL da 35 milioni
Fabio Mandarini
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Rocco Commisso s’è messo a difendere il suo difensore. Tradotto: il presidente della Fiorentina sta facendo muro intorno a Pietro Comuzzo, diventato a sorpresa l’obiettivo di mercato più pregiato del Napoli dopo il tramonto delle piste principali per l’attacco. Per il dopo Kvara. Il club ha deciso di rimandare a giugno una successione diciamo più realistica di Khvicha, e così s’è tuffato a capofitto in un’altra operazione provando a cogliere l’occasione per garantire un nuovo pezzo di futuro al reparto difensivo dopo aver già acquistato Buongiorno in estate. Il fatto, però, è che per Comuzzo, 20 anni da compiere il 20 febbraio, 23 presenze in Serie A di cui 19 in questa stagione, la Fiorentina è arrivata a chiedere 40 milioni di euro. Più o meno il costo di Buongiorno, pagato al Torino 35 milioni più bonus. La città, l’ambiente viola, non ha preso per niente bene l’ipotesi della cessione di Comuzzo, un gioiellino di casa, un altro dopo Kayode, e così Commisso ha frenato sempre più. E ha alzato il prezzo. L’ha blindato. Come a dire: andrà via esclusivamente per un’offerta davvero irrinunciabile.  

Napoli, l'operazione per arrivare a Comuzzo

Eppure, il Napoli s’è già spinto molto per Pietro detto il Soldato: 5 milioni per il prestito, più 25 per il riscatto, più 5 di bonus. Totale: più o meno 35 milioni. Ieri l’agente di Comuzzo è stato anche avvistato al Viola Park, evidentemente al lavoro per sbloccare la storia. A Milano, nel frattempo, Manna ha continuato a tessere la sua tela: le parti provano a ridurre la distanza giocando con i bonus, ora la strada che potrebbe portare alla definizione della trattativa. Fermo restando un principio: il Napoli non ha alcuna intenzione di andare troppo oltre. C’è ancora un po’ di tempo a disposizione, il gong del mercato suonerà lunedì alle 24, a mezzanotte, ma domani la Viola giocherà in campionato contro il Genoa e le eventuali modalità di impiego di Comuzzo saranno molto indicative. Anzi, lo sarà già la convocazione: va da sé che la giornata di campionato rappresenterà un ostacolo e dunque oggi, come nel caso di Saint-Maximin, andranno in scena contatti roventi. Magari decisivi. 

Il dialogo tra i presidenti e un difensore in uscita

Di certo, gli ottimi rapporti tra De Laurentiis e Commisso potrebbero rappresentare una variabile da tener presente. Potrebbero spostare gli equilibri. Potrebbero. Anche Palladino ieri ha parlato di Comuzzo, inevitabilmente argomento di discussione nel corso della conferenza stampa di presentazione della partita del Franchi, spendendo parole di grande stima e affetto. E sottolineando anche la serietà e il senso d’appartenenza del giovanotto lanciato da Italiano e poi valorizzato dal tecnico napoletano in questo campionato (18 volte titolare). Nel frattempo, lo stallo dell’operazione Comuzzo ha congelato il prestito di Rafa Marin al Villarreal (un milione di euro fino a giugno): il difensore andaluso ha la valigia chiusa da settimane, è pronto a partire, ha voglia di ritrovare una continuità mai assaporata finora non avendo neanche esordito in Serie A, ma senza un ingresso non c’è un’uscita. E oggi partirà per Roma con la squadra.  


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