Napoli, è già il mercato del futuro: assalto a Zirkzee

Fino a marzo sfide scudetto, una maratona di 49 giorni. Poi in estate ci saranno anche i 75 milioni di Osimhen
Napoli, è già il mercato del futuro: assalto a Zirkzee
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Fabio Mandarini
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Presente e futuro. Inevitabilmente. Nel nome di Antonio Conte, un allenatore che vive l’oggi costruendo il domani. Il mercato del Napoli s’è chiuso con un bilancio negativo soprattutto per la cessione di Kvara, sostituito numericamente con l’arrivo al fotofinish di Okafor, non di certo un titolare del Milan, ma sono entrati nelle casse 70 milioni di euro a cui d’estate dovrebbero aggiungersi gli altri 75 della clausola di Osimhen, valida soltanto per l’estero. In Italia, eventualmente, varrà (varrebbe) certamente di più: ma questa è un’altra storia. Da oggi, Conte si concentrerà sul presente e dunque sulla maratona decisiva che in 27 giorni condurrà alla super sfida del 2 marzo con l’Inter al Maradona e in 49 giorni all’ultimo scontro diretto del girone di ritorno contro il Milan.  

Napoli, la nuova agenda: tutti gli impegni

Per la precisione: domenica il Napoli sfiderà l’Udinese a Fuorigrotta; a seguire doppia trasferta all’Olimpico con la Lazio il 15 febbraio e sul lago con il Como il 23 febbraio. Poi, lo snodo scudetto cruciale del 2 marzo con l’Inter. E in serie: impegni con la Fiorentina il 9 marzo in casa, con il Venezia in trasferta il 16 marzo e gran finale con il Milan il 30 marzo ancora al Maradona. Tecnicamente, dicevamo, in 49 giorni a partire da domenica saranno esaurite tutte le sfide formato tricolore e Champions. E dal 30 marzo al 25 maggio resteranno le partite contro Bologna, Empoli, Monza e Torino (ad aprile); e Lecce, Genoa, Parma e Cagliari (a maggio).  Conte e la squadra si giocheranno tutto in un mese e dieci giorni, questo è palese: lo scudetto era un sogno quasi impossibile, poi è diventato un obiettivo a ridosso di Natale e alla vigilia del mercato invernale, e ora resta ancora un obiettivo però profumato di sogno. Conte ha già compiuto un’impresa titanica rialzando in un clic la testa di un gruppo dimesso. Sì. E sebbene la squadra sia forte, e solida, non c’è dubbio che l’esito della corsa con l’Inter dipenda interamente dalla tenuta atletica e dalla resistenza psicofisica degli stessi uomini che hanno costruito e difeso il primato anche senza Kvara. I nerazzurri, pur combattendo su tre fronti, hanno però da sempre una rosa più profonda e completa del Napoli. Ancor di più dopo il mercato di gennaio. Si vedrà. 

I nomi nuovi per il mercato: c'è Zirkzee

Nel frattempo, Conte ha già affrontato il discorso del mercato del futuro. D’estate. Ha spiegato già dopo il Torino che se l’obiettivo del ritorno in Champions sarà centrato, per giocare in Europa, in campionato e in Coppa Italia avrà bisogno di un bel po’ di acquisti. E di risolvere i problemi, non di eliminarli, come ha detto alla vigilia della trasferta con la Roma, parlando della cessione di Kvara. Il Napoli, insomma, dovrà mettersi al lavoro da domani per arrivare a giugno con le idee chiare esattamente come nel 2024. Un nome che piace, e tanto, è quello di Zirkzee, 23 anni, alla prima stagione al Manchester United con poche soddisfazioni finora. Un talento indiscutibile, il gioiello della stagione da Champions del Bologna, alle prese con un impatto non esattamente straordinario con il nuovo mondo: 35 presenze finora coppe comprese, 4 gol. Titolare in Premier 8 volte su 24 e 4 su 8 in Europa League. In attacco, occhi anche su Lucca dell’Udinese. Presumibile che il Napoli tornerà alla carica per Comuzzo con la Fiorentina: la richiesta invernale di 40 milioni, orientata anche dagli umori di una piazza che non avrebbe accettato di buon grado la cessione di un altro giovane dopo Kayode, potrebbe scendere a fine stagione. Poi, l’esterno: i nomi nel mirino per un dopo Kvara credibile sono gli stessi di gennaio. Più Zhegrova. Per il centrocampo nuovamente nei radar Gabri Veiga dell’Al-Ahli e Sudakov dello Shakhtar.  


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