Dybala e altri tre per la Roma: la lista di Mourinho per la scalata Champions

Non soltanto l’argentino in uscita dalla Juve, ma anche un difensore mancino, un regista di livello e un esterno che possa dare il cambio a Karsdorp: le cessioni e la partecipazione alle coppe definiranno il piano del club
Dybala e altri tre per la Roma: la lista di Mourinho per la scalata Champions
Roberto Maida
5 min

ROMA - Una squadra all’altezza dell’Olimpico, anche se non pronta subito per l’Olimpo. José Mourinho ha firmato un patto con i tifosi, sabato sera, dopo averli salutati in lacrime: resterà alla Roma per aiutarla a crescere, compatibilmente con le possibilità finanziarie contingenti, e si muoverà in prima persona per migliorare l’organico. «Non possiamo prendere Mbappé» ha detto. Ma Dybala forse sì. Ed è su questo nome che ha chiesto ai Friedkin di lavorare, pur conoscendo le problematiche di un affare così impegnativo per costi e concorrenza. Secondo Mourinho, Dybala è il campione che potrebbe garantire il passaggio di livello alla Roma. E l’occasione di ingaggiarlo da svincolato, status che tendenzialmente non convince il gm Tiago Pinto, sta spingendo la proprietà a riflettere. Ieri intanto Dybala ha mandato un messaggio di commiato alla Juventus, prima dell’ultima partita allo Stadium

Roma, le richieste di mercato di Mourinho 

Per tentare la scalata alla Champions, Mourinho vorrebbe anche un regista, un esterno destro da alternare a Karsdorp e un difensore centrale di piede sinistro che sappia impostare l’azione. L’ultimo ruolo potrebbe essere coperto da un argentino che la Roma incrocerà a Tirana nella finale con il Feyenoord: Marcos Senesi, che ha il passaporto italiano e sta per essere convocato da Mancini in azzurro. Classe ‘97, va in scadenza nel 2023 e può essere acquistato per 6-7 milioni. Chissà che l’appuntamento di Conference non diventi propedeutico alla trattativa. Quanto al regista, dopo aver rinunciato a malincuore allo svizzero Xhaka, Mourinho accoglierebbe volentieri il serbo Matic, altro svincolato di lusso. I due hanno lavorato insieme al Chelsea e al Man United e spesso si scambiano “effusioni” via social. L’allenatore lo ha elogiato anche in un’intervista rilasciata la scorsa settimana in Inghilterra. Ma a Manchester c’è un altro giocatore che Mourinho segue con interesse: è il terzino destro portoghese Diogo Dalot, che non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza nel 2023. Difficile arrivarci, non impossibile. Sulla corsia esterna peraltro Tiago Pinto guarda anche altri mercati: i laterali Christensen del Salisburgo e Henrichs del Lipsia sono nomi che fanno parte della sua lista. Tornando al regista, in Italia piace Maxime Lopez del Sassuolo.

La strategia della Roma per il futuro

Molto però dipende dalle partenze, che serviranno a produrre plusvalenze e a snellire il monte stipendi: l’addio di Santon, fuori rosa da inizio stagione e in scadenza, garantisce un risparmio da 3 milioni. In uscita sono anche Veretout, Carles Perez, Viña, Shomurodov, Diawara, Villar e Darboe. Zaniolo può finire sul mercato davanti a un’offerta allettante, intorno ai 40-45 milioni. Il giovane Felix ha qualche proposta e può essere ceduto. In più è in bilico il riscatto di Sergio Oliveira ed è scontato il ritorno di Maitland-Niles all’Arsenal, mentre l’arrivo di un difensore implica automaticamente il saluto a uno degli specialisti del settore oggi in organico. Quanto al reparto esterni offensivi, Tiago Pinto si tiene informato sulle posizioni di tre giocatori: il norvegese Solbakken del Bodø, che è anche il più economico da raggiungere, il portoghese Guedes del Valencia e il serbo Kostic dell’Eintracht. A seconda del budget disponibile, che verrà determinato dall’eventuale partecipazione alle coppe europee, la Roma prepara la sua profonda ristrutturazione: perché tutti sanno a Trigoria che la finale di Tirana deve diventare una base per alimentare il futuro, non può essere il punto di arrivo di un organico non abbastanza competitivo. Non per Mourinho e per una tifoseria incredibile. 


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