Pellegrini, super offerta del Newcastle: la Roma non ne parla nemmeno

I giallorossi hanno rifiutato 60 milioni e il futuro non è in discussione: il capitano ha scelto di fare un percorso per rimanere a vita
Pellegrini, super offerta del Newcastle: la Roma non ne parla nemmeno© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
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INVIATO A SORIANO NEL CIMINO -Tutti i più grandi club europei su Pellegrini. Il capitano della Roma, sempre più al centro del progetto dei Friedkin, in pochi giorni è passato dal trionfo di Tirana alla notte di Cesena, dimostrando tutto il suo valore. Le sue prestazioni non sono passate inosservate. Molti club hanno provato a fare un sondaggio, ma hanno trovato la porta sbarrata. Lo stesso discorso per il Newcastle, che ha presentato un’offerta da 60 milioni. La Roma non ha voluto neanche parlarne. Il capitano non è sul mercato. Lorenzo ha scelto di fare un percorso, di restare alla Roma a vita. Per i Friedkin è un punto di riferimento, Mourinho ne vorrebbe tre.  

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Le ultime due prestazioni in azzurro hanno riproposto una suggestione intrigante: la maglia numero dieci. L’ha vestita in Nazionale e gli stava bene. Indossare anche quella della Roma non è un sogno, Totti non sarebbe contrario, i due sono amici. Ma Lorenzo non si è mai creato il problema. Da quando è tornato alla Roma e gioca titolare ha scelto la maglia numero sette, in onore di Bruno Conti, che lo ha scoperto e portato a Roma. Gli ha chiesto il permesso prima di indossarla, Bruno si è commosso. Dopo averla avuta in Nazionale potrebbe vestirla anche in giallorosso. Si è inserito di diritto tra i grandi capitani della storia romanista. Superata qualche difficoltà dovuta agli infortuni adesso è diventato un giocatore fondamentale anche in Nazionale. A Cesena il capitano della Roma ha firmato il raddoppio alla fine del primo tempo su un grande assist di Politano, dopo aver conquistato il pubblico e preso in mano la squadra come era accaduto anche contro la Germania la scorsa settimana. Un finale di stagione straordinario, anche se a Cesena è sceso in campo con un’infiammazione al ginocchio che si porta dietro dalla finale di Tirana. 


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