Roma, spunta un nome nuovo per la difesa. In attacco piovono smentite per Morata

Lenglet, centrale mancino del Barcellona, potrebbe rappresentare un affare meno costoso di Senesi e Ndicka. In attacco si tiene sotto controllo Belotti che potrebbe rappresentare un'opzione
Roma, spunta un nome nuovo per la difesa. In attacco piovono smentite per Morata© AP
Roberto Maida
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Un antico pallino di Monchi può diventare un puntello della Roma dei Friedkin. In Spagna assicurano che Clement Lenglet, centrale mancino francese in uscita dal Barcellona, sia finito nel mirino di Mourinho. Nato a Beauvais, famosa per l’aeroporto dedicato ai voli low cost su Parigi, è ancora relativamente giovane ma non sembra rientrare nei piani tecnici di Xavi: nell’ultima stagione ha accumulato 27 presenze tra campionato e coppe ma è andato molto spesso in panchina. La soluzione che può interessare alla Roma, in cerca di un quinto difensore per rinforzare la difesa a tre, è il prestito con diritto di riscatto. Se il Barcellona è disponibile a trattare, si può ragionare. Lenglet, classe ‘95, ha un contratto molto lungo, fino al 2026, e ha bisogno di rilanciarsi in una squadra che gli offra l’opportunità di giocare con maggiore continuità. Su di lui c’è però anche il Tottenham.

Le altre opzioni per la difesa

Rispetto a Senesi e Ndicka, altri due centrali mancini associati alla Roma e probabilmente non raggiungibili nonostante la scadenza 2023, Lenglet potrebbe essere un’operazione meno costosa. Ma una vera trattativa non è stata ancora impostata, perché in questo momento a Trigoria sono interessati soprattutto a sfrondare l’organico: ci sono 11 esuberi che Mourinho non intende gestire durante la preparazione estiva, a cominciare da Diawara (piace all’Hertha Berlino) che non è stato neanche convocato per il ritiro. Calafiori è sempre vicino alla Salernitana, dove l’ex mentore De Sanctis è pronto a investire 2 milioni per l’acquisto a titolo definitivo, mentre Carles Perez è nelle grazie del Valencia, che però potrà cominciare a spendere solo dopo il 30 giugno. 

Il problema d’altra parte è comune a tanti club, in Italia e all’estero. La Roma per esempio ha in pugno Celik, ma attende prima l’ufficializzazione del trasferimento di Florenzi al Milan per finalizzare l’affare con il Lilla: 6,8 milioni più bonus. Quanto a Frattesi, che resta un obiettivo concreto, le richieste del Sassuolo non sono finora scese dagli iniziali 30 milioni. A queste condizioni, anche scalando il 30 per cento in possesso della Roma, non si può raggiungere un’intesa, nonostante l’accordo già trovato con Frattesi per un contratto di cinque anni a 2 milioni a stagione. Di sicuro Mourinho, oltre a Matic e Frattesi, vuole un altro centrocampista, che servirà anche a dare il via libera alla cessione di Veretout. Il francese Aouar (Lione) e l’austriaco Sabitzer (Bayern) restano nella lista dei preferiti.

Piovono smentite su Morata, Belotti può diventare un'occasione

L’altra questione, strettamente connessa al futuro di Zaniolo, è l’attaccante da affiancare ad Abraham. Mourinho ritiene sia necessario l’acquisto di un calciatore capace di aumentare la dote di gol della squadra. Su Morata, accostato alla Roma, piovono smentite. Belotti, cercato anche lo scorso anno, può diventare un’occasione da svincolato nonostante le caratteristiche da centravanti puro. Intanto non si perde di vista Kalajdzic, gigante dello Stoccarda in scadenza nel 2023.


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