Roma, Zaniolo si riaccende col Sunderland. Nuovo incontro Tiago Pinto-Vigorelli

Entrato in campo motivato: un gol, un palo, l’assist per il vantaggio. Schierato nella ripresa ha dimostrato di esserci
Roma, Zaniolo si riaccende col Sunderland. Nuovo incontro Tiago Pinto-Vigorelli© AS Roma via Getty Images
Guido D'Ubaldo
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INVIATO A ALBUFEIRA- Quarantotto minuti per dimostrare di esserci. E’ bastato un tempo arrotondato dal recupero a Nicolò Zaniolo per far capire - se ce ne fosse ancora bisogno - che potrà essere il valore aggiunto nella nuova Roma. Un gol, un palo tante altre occasioni in cui si è reso pericoloso e la volontà di essere ancora protagonista nella squadra che sta nascendo. L’eroe della finale di Tirana, dopo essersi chiamato fuori per il primo test contro il Trastevere e nell’ultimo allenamento di Trigoria prima della partenza per il Portogallo, ieri ha superato i piccoli problemi che gli avevano consigliato di marcare visita (anche se martedì aveva svolto diff erenziato per smaltire i pesanti carichi di lavoro del giorno prima) ed è andato inizialmente in panchina, entrando dopo l’intervallo per guidare l’attacco giallorosso. Sotto il sole dell’Algarve Nicolò ha fatto capire di esserci. E’ entrato in campo motivato, senza risparmiarsi. Ha offerto un pallone d’oro che Felix ha sbagliato per una questione di centimetri, ha fatto ammonire un difensore inglese che lo ha affermato irregolarmente quando era lanciato a rete, ha colpito il palo con un tiro da fuori e finalmente, a dieci minuti dal termine, ha realizzato il gol del 2-0

Due ore a pranzo

Tanto Zaniolo nel primo test portoghese, con l’azzurro che è stato tra i primi a salire sul pullman per tornare in albergo dopo la partita senza dire una parola. Intanto a Milano alla stessa ora andava in scena l’ennesimo incontro tra Tiago Pinto e Claudio Vigorelli, l’agente del calciatore. Due ore a pranzo per aggiornarsi dopo la riunione del giorno prima. Un lungo dialogo costruttivo per trovare una soluzione, che al momento non c’è. La Roma da mesi ha detto chiaramente a Vigorelli che per motivi di bilancio deve fare una cessione importante e l’unica praticabile è quella di Nicolò. Zaniolo ne ha preso atto. Ma se non arriverà l’offerta che la Roma spera (50 milioni) a settembre si lavorerà per il rinnovo del contratto, a cifre da top player. La Juve ha fatto qualche mossa, l’agente del giocatore ha favorito tre incontri tra Tiago Pinto e Cherubini, ma non è arrivata nessuna proposta. Il ragazzo è in confusione, sa che vogliono venderlo e che rinviano continuamente il rinnovo del contratto. A questo punto la data fi ssata è settembre. Zaniolo non è scontento se resta, ma la Roma ha sbagliato strategia nel portare per le lunghe il rinnovo del contratto. Se lo avesse fatto a febbraio la situazione sarebbe diversa. Nicolò è rimasto male per questa lunga attesa.

Senza la fascia

Per tutta l’estate ha lavorato da solo a Pontremoli per farsi trovare pronto in ritiro. E si è visto. Ci sono stati quattordici minuti, dall’uscita dal campo di Veretout all’ingresso di Mancini, che la fascia di capitano è finita sul braccio di Zalewski e non di Zaniolo, che era il “veterano” rimasto in campo dopo le numerose sostituzioni. Nella prima amichevole della passata stagione, con il Montecatini a Trigoria, Mourinho affidò la fascia a Nicolò per responsabilizzarlo. Con lui è stato gentile, gli ha parlato chiaramente, questo il senso delle sue parole: «se arriva l’offerta che va bene per tutti ti accontentiamo, altrimenti resti un giocatore fondamentale per noi». Cos’è successo ieri? Alla Roma minimizzano, assicurando che non si tratta di una punizione nei confronti di Zaniolo, ma più un premio per il giovane che l’allenatore ha lanciato tra i titolari dalla scorsa stagione. Nicolò e il suo entourage non ne hanno fatto un caso. E in serata la Vigo Global Sport Service, l'agenzia di proprietà del procuratore Claudio Vigorelli, che cura gli interessi di Nicolò, ha postato su Instagram i complimenti al ragazzo: «Nicolò più forte di ogni polemica: palo e gol in 45’ nell’amichevole contro il Sunderland, bravissimo»


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