Wijnaldum, svolta Roma: la mossa a sorpresa dei Friedkin

Il presidente tratta con il patron del Psg, Nasser, con il quale ha stabilito un’alleanza politica solida: l’olandese si avvicina
Wijnaldum, svolta Roma: la mossa a sorpresa dei Friedkin© EPA
Roberto Maida
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Uno sforzo finanziario abbinato a un virtuosismo diplomatico. La Roma spinge per Georginio Wijnaldum, il centrocampista che nei pensieri di Mourinho prenderà il posto lasciato libero da Mkhitaryan, e si affida al presidente Friedkin perché sblocchi lo stallo con il Paris Saint-Germain. I rapporti tra le due proprietà sono ottimi, cementati da un lavoro sinergico all’interno dell’Eca nel deciso contrasto alla creazione della Superlega. In più Luis Campos, uomo mercato scelto da Nasser Al-Khelaifi per rilanciare il Psg, si confronta costantemente con Mourinho e Tiago Pinto in lingua portoghese. La sensazione è che in questa settimana l’affare possa arrivare al traguardo, perché le tre componenti sono tutte d’accordo sul trasferimento: le due società, quella che cede e quella che accoglie, più il giocatore che ha già detto sì alla Roma.

La Roma e il nodo legato allo stipendio di Wijnaldum

L’ostacolo da aggirare è economico. Wijnaldum guadagna circa 9 milioni, eredità di un contratto pazzesco firmato lo scorso anno da svincolato. All’epoca il capitano della nazionale olandese, che era stato sondato anche dalla Roma, usciva dal Liverpool e riuscì a strappare condizioni molto convenienti per legarsi alla squadra delle stelle. È qui che Dan Friedkin deve intervenire, chiedendo al Psg una consistente collaborazione al pagamento dell’ingaggio (intorno al 50%) e l’accettazione di un prestito con diritto di riscatto, per poi ridiscutere il futuro di Wijnaldum a un anno dalla scadenza del contratto (2024). Per il momento l’intesa non è stata raggiunta. Ma le parti coinvolte, compreso l’intermediario che sta curando la negoziazione, sono ottimiste.

La decisione di Wijnaldum sul proprio futuro

Intanto Wijnaldum, che è stato escluso dalle ultime convocazioni di Galtier per l’ultima amichevole, ha preso la sua decisione e conta di procedere verso la Roma. È un altro dei grandi calciatori che Mourinho ha saputo convincere con una telefonata. Vuole lasciare il Psg perché la sua prima stagione in Francia è stata poco gratificante: soprattutto in Champions League, ha giocato poco. E ha scrutato dalla panchina entrambe le sfide di ottavi di finale contro il Real Madrid. Nei mesi che portano al Mondiale, ha bisogno di spazio e continuità per volare in Qatar con le ali spiegate. Non è escluso che sia proprio lui, pur di facilitare il trasferimento, a rinunciare a una parte dello stipendio, almeno per la prossima stagione. Tiago Pinto naturalmente non ha perso di vista altri obiettivi, eventuali alternative, ma in cuor suo ha compreso che Wijnaldum rappresenta una grande occasione di mercato. Con lui, dopo Dybala e Matic, la Roma si attrezzerebbe per sfidare il vertice della classifica italiana e al tempo stesso per garantirsi competitività in Europa League. Era quello che chiedeva Mourinho, dichiaratamente «frustrato» per le difficoltà operative delle scorse settimane e ora rincuorato dall’arrivo di Dybala, la sua priorità.

Roma, non solo Wijnaldum: tanti giocatori da vendere

Con l’eventuale arrivo di Wijnaldum, il mercato in entrata sarebbe quasi chiuso. Quasi, sì, perché mancherebbe l’ultimo ritocco chiesto dall’allenatore: un difensore centrale di piede mancino. Un quinto uomo che si aggiunga al gruppo, senza sostituire. Non a caso ieri Ibañez ha detto a LaRoma24 che non si muoverà da Trigoria. Lo svincolato Zagadou, giovane e sfortunato francese del Borussia Dortmund, è nella lista dei possibili rinforzi, ma non al numero uno. Il budget dell’investimento verrà determinato anche dalle cessioni: gli esuberi Carles Perez, Kluivert e Villar sembravano vicini all’addio e invece sono ancora a libro paga. Per non parlare di Diawara, che non riesce a trovare una sistemazione gradita.


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