Roma, con Wijnaldum Mourinho è da scudetto

Roma, con Wijnaldum Mourinho è da scudetto© EPA
Alberto Polverosi
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Iniziamo dall’aggettivo inevitabilmente superlativo: fortissimo. Georginio Wijnaldum è uno dei centrocampisti più completi e più concreti del continente. La Roma con l’olandese fa un altro grande acquisto e un altro passo decisivo verso il vertice della Serie A. Alla vigilia del campionato, quando si parlerà delle candidate dello scudetto 2022-23, non potrà più nascondersi. El Shaarawy e Lorenzo Pellegrini ricorderanno ancora quella sera di quattro anni fa all’Olimpico, semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool che all’andata aveva sfondato la Roma con 5 gol (a due). La ricorderanno perché la Roma sfiorò la leggenda (4-2 per i giallorossi), ma anche perché il loro prossimo compagno di squadra segnò proprio all’Olimpico il gol della qualificazione dei reds. Tuttavia la forza di questo giocatore si era vista ancora meglio ad Anfield Road quando era entrato, dopo 18 minuti, al posto dell’infortunato Oxlade-Chamberlain. Nell’occasione aveva scritto il Corriere dello Sport-Stadio: «...il cambio di Klopp con Wijnaldum ha dato una bella spinta al Liverpool...».

L’olandese aveva portato ritmo, intensità, aggressività e idee tutte offensive. In quella partita c’era la sintesi del suo calcio. Possiamo aggiungere però altre doti: tecnica, velocità con la palla, resistenza, capacità di recuperare palla, visione di gioco e lancio. Per Klopp era un giocatore fondamentale. Nella stagione 2020-21, l’ultima col Liverpool, su 48 partite fra Premier e Champions, ne ha saltate una sola (per riposare...) contro i danesi del Midtjylland e 44 volte è stato titolare. Col Psg di Pochettino ha giocato solo un po’ meno, ma nella Roma di Mourinho sarà un punto di riferimento.

Wijnaldum è una mezzala. Nel Liverpool giocava al fianco di Henderson, nel Psg lo guidava Paredes. Nella Roma, con Matic sul ponte di comando, avrà la possibilità di attaccare con libertà. Il suo arrivo allarga sensibilmente le scelte di Mourinho, le arricchisce fino a pensare a un centrocampo di alto livello tecnico: Matic in mezzo, l’olandese e Lorenzo Pellegrini ai fianchi. Un centrocampo a tre porterà a un bivio per il modulo: o il 4-3-3 o il 3-5-2. Un 4-3-3...eccessivo con Pellegrini, Matic e Wijnaldum, più Zaniolo, Dybala e Abraham o un 3-5-2 più equilibrato con i tre centrocampisti sopracitati, più Dybala-Abraham, o Zaniolo-Abraham, o Dybala-Zaniolo che sarebbe il massimo della fantasia.

In ogni caso, già immaginare una di queste possibilità può far impazzire i tifosi romanisti. Wijnaldum dovrà recuperare a Roma la sua vecchia cifra di gol. Segnava moltissimo in Olanda col Feyenoord quando era un ragazzino e col Psv Eindhoven, ha segnato tanto in Premier col Newcastle (11 gol nella sua unica stagione), poi è calato molto nel Liverpool dove non c’era bisogno delle sue reti per vincere quello che ha vinto vista la presenza del tridente Salah-Firmino-Mané. Tuttavia, in 5 stagioni con i reds ha firmato solo 16 gol in Premier. Poche, ma sempre più dell’unico gol in Ligue 1 col Psg. Uno come lui in questa Serie A deve superare almeno quota 5.


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