Roma, prima una cessione. Poi Belotti sarà da Mourinho

L’attaccante aspetta il club giallorosso, è già tutto fatto ma il suo arrivo nella Capitale dipende dalle uscite
Roma, prima una cessione. Poi Belotti sarà da Mourinho© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
4 min

ROMA - Belotti aspetta la Roma, ma il suo arrivo nella Capitale dipende dalle uscite. Prima di firmare Tiago Pinto deve fare almeno una cessione con l'obbligo di riscatto. La scorsa settimana il direttore generale aveva raggiunto un’intesa di massima con l’entourage di Belotti, ieri è stato trovato l’accordo per il contratto definitivo, che spinge ancora di più il centravanti ad aspettare alla Roma: contratto di tre anni a poco meno di tre milioni a stagione più i bonus a salire. Il Gallo aveva detto no al rinnovo proposto dal Torino per tre milioni all’anno, più un milione alla firma e in questo periodo non ha dato seguito alle offerte di Monaco, Nizza e Valencia per aspettare la Roma. Lo affascina l’idea di lavorare con Mourinho e di poter giocare finalmente in Europa da protagonista. Ha visto le immagini del successo giallorosso in Conference League, quelle della presentazione di Dybala, sa che questa è la grande occasione della sua carriera, a ventotto anni può ancora togliersi qualche soddisfazione importante.

Toro, addio in silenzio

Il divorzio dal Torino non è stato facile, Belotti spiegherà le sue ragioni il giorno dell’ufficialità dell’accordo con la Roma, visto che il Gallo non ha mai rilasciato dichiarazioni nell’ultima stagione. Ma resterà nella storia del club granata. È il giocatore che ha segnato di più, con 100 gol, dietro solo a Paolo Pulici. Con 232 presenze è il decimo giocatore più presente. L’ultima stagione non è stata brillante, solo 22 presenze e 8 gol. Per la prima volta, nelle dieci stagioni in maglia granata, non è arrivato a doppia cifra.

Prima di Belotti serve una cessione

Per portare Belotti alla Roma bisogna cedere. Le trattative più calde sono quelle che riguardano Shomurodov con il Bologna e il Torino, Villar con la Sampdoria, Kluivert con il Nizza o il Marsiglia, anche se il Torino è timidamente alla finestra anche per l’olandese. Per l’uzbeko oggi il suo agente sarà a Bologna per cercare di chiudere. Per Villar alla Samp non è facile, dopo che è saltato il Monza, quando era praticamente fatto. Con il club blucerchiato è sfumato anche Rog per lo stesso motivo: non può impegnarsi per un prestito con obbligo di riscatto. In uscita ci sono anche Felix, El Shaarawy e Carles Perez. La Roma non è disponibile per il prestito secco, ma vuole un diritto legato all’obbligo. Per questo motivo tutte le trattative finora non sono andate in porto. Quella con il Celta Vigo per lo spagnolo, innanzitutto. El Shaarawy piaceva a Monza e Atalanta ma per il momento non pare destinato a muoversi. L’attaccante con più richieste è Kluivert. Non rientra nei piani della Roma da due anni, ma ha un ingaggio da 2,6 milioni a stagione: il club deve liberarsi di un costo così oneroso. Altro giocatore difficile da piazzare è Diawara, che finora ha rifiutato tutte le proposte di trasferimento. Guadagna 2,2 milioni di euro all’anno, non rientra nei piani di Mourinho sin da quando è arrivato e in questo periodo si allena tra i fuori rosa con Villar e da ieri anche, per scelta della società e non dell’allenatore, con Calafiori e Kluivert. La Roma ha fatto tanto in entrata per accontentare Mourinho, ma adesso per non appesantire il monte ingaggi ha bisogno di cedere, Tiago Pinto è chiamato ad affrontare questo tema che è stato sempre un problema per i suoi predecessori. Non è facile liberarsi di giocatori che nella scorsa stagione hanno fatto poche presenze e guadagnano ingaggi che sono fuori mercato. 


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