Belotti alla Roma, arrivo a un passo: la mossa di Pinto che sblocca tutto

Lo stimolo di poter lavorare con Mourinho è forte, anche se sa che dovrà lottare per avere spazio. La società giallorossa può dargli quella dimensione internazionale che nel club ha soltanto sfiorato
Belotti alla Roma, arrivo a un passo: la mossa di Pinto che sblocca tutto© ANSA
Roberto Maida
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ROMA - Andrea Belotti è vicinissimo alla Roma. Ha aspettato a lungo, si è fidato delle promesse ricevute da Tiago Pinto e sta per essere ripagato. La svolta definitiva è prevista nelle prossime ore, quando i Friedkin daranno il via libera al trasferimento di Eldor Shomurodov in prestito senza obbligo di riscatto: a condizioni così favorevoli, il Torino e il Bologna possono prenderlo subito e magari pagare anche 1-1,5 milioni per un anno di leasing. Il diritto di acquisto nel 2023 non sarebbe in ogni caso inferiore ai 10 milioni, per evitare che Shomurodov produca una minusvalenza (è stato pagato 17,5 milioni un anno fa).

Belotti e l’intesa con Dybala

A quel punto in attacco si libererà il posto per Belotti, che ha già da un mese un accordo con la Roma da 3 milioni a stagione fino al 2025 e per questo motivo ha garbatamente rifiutato le altre proposte, in particolare dal Valencia e dal Monaco. Da svincolato, dopo la lunga avventura al Torino, avrebbe potuto già scegliere un’altra squadra ma è stato sedotto dalla prospettiva di lavorare con José Mourinho, pur conoscendo le regole di partenza: dovrà faticare per ritagliarsi uno spazio, almeno nella formazione titolare. Ma a 29 anni è sicuro che questo salto in avanti sia necessario per la sua carriera. Pensate: Belotti, campione d’Europa in Inghilterra con la Nazionale, non ha mai giocato una partita di una coppa europea a livello di club, al netto dei preliminari di Europa League del 2019 in cui segnò 6 gol in 6 partite senza riuscire a trascinare il Torino al tabellone principale. Stavolta potrà essere protagonista proprio in Europa League con la Roma, ricongiungendosi anche con l’amico Dybala con il quale aveva giocato nel Palermo: i due, che sono entrambi nati nel 1993, all’epoca erano ventenni e condivisero due stagioni, vivendo la soddisfazione della promozione in Serie A nel 2014.

Roma, l’ultimo rinforzo per Mourinho

Per il resto, la Roma cerca un difensore. Sarà l’ultimo rinforzo di questo esaltante mercato. Ma per Eric Bailly del Man United è dura: gli inglesi non lo cedono in prestito con diritto di riscatto. Il piano B rimasto come possibile opzione low cost è lo svincolato Dan-Axel Zagadou, francese classe ‘99 svincolato dal Borussia Dortmund. Cresciuto con la fama di un talento inespresso, anche a causa degli infortuni, potrebbe essere una scommessa interessante come quinto difensore: in Bundesliga ha giocato titolare le ultime sei partite del campionato. Sarebbe peraltro l’unico mancino della difesa romanista insieme all’uruguaiano Viña, che Mourinho sta provando ad adattare come centrale sinistro.

Mercato Roma, uscite

Tiago Pinto spinge anche sulle cessioni: ieri Veretout è stato ufficializzato dal Marsiglia (11 milioni più 4,5 di bonus), il club che più sta aiutando la Roma nello sfoltimento dell’organico. In dirittura d’arrivo anche Gonzalo Villar alla Sampdoria, in prestito con diritto di riscatto a 8 milioni. Kluivert è sempre in orbita Fulham, che sta trattando con la Roma: la richiesta è di 12 milioni, ci sono i margini per chiudere l’affare. Più lontana l’offerta del Celta Vigo per Carles Perez, che con gli spagnoli ha già un accordo: Tiago Pinto chiede soldi e un trasferimento permanente, non un semplice prestito.


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