Roma-Frattesi sì, ma Pinto detta le condizioni al Sassuolo

Giallorossi e neroverdi pronti a riaccendere la trattativa: vertice entro 72 ore ma il diesse portoghese non svende Bove o Volpato e non supervaluta la mezzala, che spinge per tornare a casa
Roma-Frattesi sì, ma Pinto detta le condizioni al Sassuolo© LAPRESSE
Fabio M. Splendore e Eleonora Trotta
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ROMA - Frattesi sì, perché non è un mistero che piaccia a Tiago Pinto, che abbia il gradimento di Mourinho e che soprattutto il ragazzo voglia la Roma. Di più: voglia solo la Roma. Ma non è una operazione che a Trigoria possono condurre senza condizioni. E il general manager non vuole assolutamente condurla solo alle condizioni della controparte. Insomma se sarà Frattesi alla Roma - questo il pensiero non detto a Trigoria - è perché si saranno allineate le stelle secondo il firmamento del cielo di Roma. I rapporti tra i due club sono ottimi e lo dimostrano le operazioni fatte negli anni. Ma le parole di Pinto all’indomani della chiusura del calciomercato estivo sono lì e sono pubbliche: il gm non nascose minimamente il fatto che Frattesi gli piacesse e parecchio, ma alluse a trattative mediatiche facendo capire che dal suo punto di vista si era ascoltata più la versione di una campana, quella del venditore, che di entrambe le parti in causa. Punti di vista, che però tornano alle porte del mercato di gennaio, con Frattesi di nuovo sul tavolo della trattativa.

Punti fermi

Ci sono aspetti da considerare e che determinano le famose condizioni silenziose a Trigoria: la Roma li farà calare sul tavolo dell’incontro fissato entro le prossime 72 ore, prima di Capodanno. I giallorossi hanno quel 30 per cento fissato nel 2017 sulla futura rivendita di Frattesi, che diventa una ghiotta occasione per scontare l’operazione. Non deve però diventare per il Sassuolo l’occasione per far lievitare il prezzo e contenere la perdita che scaturisce da quello sconto: se in estate a 35-40 Frattesi non è andato da nessuna parte significa (il punto di vista è sempre quello giallorosso) che forse anche gli altri hanno ritenuto la valutazione un pelino alta. In più la Roma non ritiene né Bove né Volpato due calciatori di cui privarsi a cuor leggero: questo significa che ad entrambi assegna una valutazione non da Primavera ma da calciatori fatti. E tendenzialmente l’idea sarebbe quella di far uscire uno dei due, non entrambi. Di fronte alla necessità di poter scegliere, il Sassuolo punterebbe Bove anche per esigenze tattiche. Lo stesso calciatore non vuole creare attriti con la Roma ma gradirebbe molto giocare con maggiore continuità in questa seconda parte di stagione. Sullo sfondo rimane il Lecce. Poi c’è l’aspetto dei costi da assottigliare. L’ingresso di Wijnaldum e Solbakken con i rispettivi ingaggi nella lista Uefa (non c’erano in questa prima parte di stagione) obbligherà a qualche cessione per stare “nei limiti”. Shomurodov? Sicuro.

Tattica

Il dato di fatto è che Frattesi piace alla Roma, ma probabilmente pure il Sassuolo ha capito che Davide, accostato anche all’Inter e al Napoli, vuole solo la Roma. Capire chi stia spingendo di più per aprire ufficialmente una trattativa può essere un esercizio capzioso. La Roma per accontentare Mourinho? Il Sassuolo per uscire da un vicolo cieco che lo condurrebbe in una sola direzione, completando quello che non riuscì per alcuni milioni sei mesi fa? Il giocatore per coronare il suo sogno? Alla fine, tra le due società e i manager coinvolti, il fatto che stia per arrivare il momento del famoso incontro fissato prima di Capodanno è quel che conta per poter dire che qualcosa si muove. Dovranno essere bravi anche i procuratori dei giocatori. Ognuno aspetta che sia l’altro a fare la prima mossa. E la Roma aspetta il Sassuolo.


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