Cessione o reintegro: tutti gli scenari sul futuro di Zaniolo

Se resta alla Roma dovrà dimostrare a Mourinho di poter essere utile alla squadra e riconquistare l’ambiente: ecco cosa può accadere nei prossimi dieci giorni
Cessione o reintegro: tutti gli scenari sul futuro di Zaniolo© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
4 min

ROMA - La Roma monitora la situzione sul mercato ma al tempo stesso deve anche studiare la strategia qualora Zaniolo dovesse rimanere nella capitale. Anzi, questa è la prima possibilità in un momento in cui il Milan non ha ancora affondato il colpo. «La mia sensazione è che il primo febbraio sarà qui, Nicolò ha voglia di andare ma io credo che non partirà». Le parole di Mourinho sono stata la prima doccia gelata per Zaniolo, ansioso di lasciare la capitale per cominciare una nuova avventura altrove. Ma se da una parte il primo febbraio l’attaccante sarebbe inevitabilmente deluso, dall’altra il ragazzo sa di avere un allenatore comunque disposto a recuperarlo per impiegarlo in campo fino alla fine della stagione. Testa permettendo. Perché a preoccupare di più Mourinho sarebbe l’atteggiamento del ragazzo: «Il mio rapporto con lui è stato sempre buono. Poi non puoi convocare chi non ha la testa qui, non era capace di aiutare la squadra. Non serve recuperare il rapporto, non c’è guerra, il rapporto c’è». Per Mou Nicolò non è mai stato un problema, semmai il desiderio di poterlo utilizzare come una risorsa.

Rilancio

Se dovesse rimanere, dovrebbe farlo con il giusto atteggiamento. Per rilanciarsi, per tornare quel giocatore devastante che la scorsa stagione ha mostrato a tratti, per far vedere anche al ct Mancini di poter essere una pedina da utilizzare nei prossimi impegni della Nazionale. Se non gioca con la Roma, difficilmente potrà vestire la maglia azzurra. Insomma, per giocare dovrebbe mettere da parte la sua insoddisfazione e supportare la squadra con cui continua ad avere ottimi rapporti. Ieri Zaniolo è arrivato anche in anticipo a Trigoria per una seduta di crioterapia. Poi si è allenato con il gruppo, ha continuato a lavorare da professionista anche scherzando con i suoi compagni. La situazione lo destabilizza chiaramente, ma in allenamento dà sempre il massimo.

Addio posticipato

Aspettando quindi il mercato estivo, Zaniolo dovrebbe anche cercare di ricomporre il rapporto con la tifoseria. E probabilmente questa sarebbe la parte più difficile. Perché dopo anni di sostegno (reciproco), soprattutto nei momenti del doppio infortunio, i romanisti adesso non hanno accettato la presa di posizione del giocatore e la richiesta di cessione. Oltre a prestazioni che fin qui non hanno convinto. I tifosi hanno avuto pazienza con lui la scorsa stagione, e lui li ha ripagati con la tripletta al Bodo ma soprattutto con la rete nella finale di Conference League. Poi i festeggiamenti al Circo Massimo, il picco più alto di popolarità di Zaniolo tra i romanisti. In otto mesi è cambiato tutto. Da quel ricordo le parti dovrebbero ripartire per un quieto vivere fino a giugno. Poi probabilmente si consumerà l’addio. È infatti da escludere un rinnovo del contratto in extremis, dopo la chiusura di questa finestra di mercato: salvo clamorosi colpi di scena, a un anno di contratto Zaniolo lascerà il club giallorosso per cambiare aria e ricominciare. Fino ad allora se non ci sarà cessione invernale dovrà ritrovare la serenità e stringere un patto di non belligeranza con la Roma e i tifosi.

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