Roma e Zaniolo, condannati a ritrovarsi

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Roma e Zaniolo, condannati a ritrovarsi© BARTOLETTI
Guido D'Ubaldo
2 min

Oggi alle 20 si chiude il mercato e Zaniolo, dopo aver sognato di andare al Milan e respinto la proposta di giocare nel Bournemouth, si ritrova indesiderato a Trigoria. Mourinho è stato chiaro, non vuole giocatori che non lottino per la maglia, che non stanno bene in famiglia. Nicolò ha la sue responsabilità, che lui stesso ha ammesso. Aver provocato lo strappo per favorire la cessione al Milan, è stato un giochino che non ha funzionato. La Roma ha facoltà di mettere ai margini un suo tesserato che si è ammutinato. Ci sono equilibri interni da rispettare e Zaniolo con i suoi eccessi non è facile da gestire nello spogliatoio, anche il commissario tecnico Mancini lo sa bene. Ma oggi alle 20 il mercato chiude e salvo sorprese impreviste Zaniolo resta un giocatore della Roma, anzi una risorsa della Roma. Uno che prima dello strappo ha giocato da titolare quindici delle diciassette partite in cui era disponibile.

Gli errori

La sua storia alla Roma è stata ed è tuttora tormentata, ma è un patrimonio che va recuperato anche per aprire una prospettiva di mercato più allettante per tutti a fine stagione. Zaniolo ha sbagliato per primo, ma in questa brutta storia tutti hanno una parte di responsabilità. Al giocatore era stato promesso un rinnovo di contratto che non è mai stato discusso, il ragazzo, con i suoi limiti e le sue debolezze, si è sentito una plusvalenza e non un protagonista inserito nel progetto. Quello che sta accadendo nelle ultime ore finisce nelle pagine di cronaca. Minacce, striscioni di insulti, tifosi furibondi sotto casa, intervento della Polizia. Una situazione insostenibile.

Dovrà riconquistarsi il posto

Nicolò ieri non si è allenato con i compagni ed è scappato a La Spezia per recuperare un po’ di pace. La stagione è ancora lunga e Mourinho può avere bisogno del miglior Zaniolo. Quando avrà chiesto scusa davanti ai compagni e si rimetterà al lavoro con la testa sgombra. Senza il posto assicurato, ma con la prospettiva di doverselo riguadagnare con il sudore ogni giorno. Perché l’eroe di Tirana, il giocatore che ha permesso alla Roma di alzare una coppa dopo quattordici anni, può aiutare Mourinho ad andare in Champions.


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