Roma, almeno sei colpi: la lista di De Rossi

Il sesto posto è al sicuro, per questo a Trigoria già si parla di piani di mercato: tutti i nomi
Roberto Maida

ROMA«Ho già in testa mille nomi». Daniele De Rossi ha inaugurato ufficialmente il mercato della Roma dopo aver battuto il Genoa: non avendo più punti da chiedere alla classifica può dedicarsi al futuro con una settimana d’anticipo «con un po’ di scouting dilettantistico» e con il sostegno del direttore sportivo, Florent Ghisolfi, del quale la società deve ancora annunciare l’incarico. La «ricostruzione» di cui ha parlato pubblicamente parte da un presupposto ideologico - si cercano giocatori di proprietà per accrescere il patrimonio - e naturalmente dalle esigenze tecnico-tattiche della squadra: l’espressione utilizzata dall’allenatore, «la rosa è forte ma carente», spiega elegantemente una verità scritta dai risultati. Dopo sei campionati consecutivi conclusi fuori dalle prime quattro, la Roma deve cambiare almeno metà della formazione titolare per sperare di tornare velocemente in Champions League senza aspettarsi i bonus dal ranking o dall’Atalanta. Molto dipenderà anche dalle cessioni, chiaro, ma a Trigoria vedremo almeno 7 giocatori nuovi: due terzini, un centrocampista, due esterni d’attacco, un centravanti degno dell’eredità di Lukaku, il secondo portiere che sostituirà Rui Patricio. 

Roma, i profili

De Rossi è stato fin troppo chiaro: vuole giocatori veloci, che saltino l’uomo, che generino imprevedibilità e profondità. Quindi due esterni offensivi, uno a destra e uno a sinistra, arriveranno. Gente che all’occorrenza possa anche giocare a tutta fascia, come fa El Shaarawy quando la Roma difende a cinque. Il preferito sarebbe Federico Chiesa, che però ha dato la priorità alla Juventus e sta trattando il rinnovo. Il tanto citato Frimpong del Bayer Leverkusen ha ormai costi proibitivi. Ma le caratteristiche sono quelle.

Roma, la linea mediana

Anche a centrocampo occhio alle novità. Quando la Roma ha preso Renato Sanches, dopo essersi defilata dalla volata per Frattesi, cercava una mezzala dinamica abile a recuperare il pallone e a rovesciare il fronte d’attacco. Beh, quel giocatore a Trigoria ancora non c’è. De Rossi ha citato proprio Frattesi, che il primo luglio frutterà circa 10 milioni alla società come premio sulla rivendita ma difficilmente si sposterà dall’Inter. Ieri il procuratore di Nandez, svincolato dal Cagliari, ha parlato di accordo imminente con la Roma. Ma dai Friedkin sono arrivate solo smentite.


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Roma, la difesa

Servono giocatori tosti sulle fasce, anche nella fase difensiva. Qui la Roma si sta ripensando in toto: a destra Kristensen torna al Leeds per fine prestito, mentre Karsdorp e Celik non entusiasmano De Rossi. Uno dei due (meglio Celik) può rimanere per essere la riserva di un terzino X. A sinistra invece Angeliño sarà riscattato dal Lipsia (l’accordo di gennaio parlava di 5 milioni di spesa) mentre Spinazzola è in bilico: è in scadenza ma spera ancora di rinnovare. In alternativa De Rossi ha messo gli occhi su Josh Doig, scozzese classe 2002 che a gennaio è passato dal Verona al Sassuolo per 6 milioni più bonus. Il trasferimento non è stato positivo per lui, vista la retrocessione, ma Doig piace molto anche per la capacità di giocare in più ruoli: anche centrale sinistro di una difesa a tre. Fino a qualche mese fa era considerato uno dei prospetti più interessanti della Serie A nel ruolo. Pista da seguire. 


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ROMA«Ho già in testa mille nomi». Daniele De Rossi ha inaugurato ufficialmente il mercato della Roma dopo aver battuto il Genoa: non avendo più punti da chiedere alla classifica può dedicarsi al futuro con una settimana d’anticipo «con un po’ di scouting dilettantistico» e con il sostegno del direttore sportivo, Florent Ghisolfi, del quale la società deve ancora annunciare l’incarico. La «ricostruzione» di cui ha parlato pubblicamente parte da un presupposto ideologico - si cercano giocatori di proprietà per accrescere il patrimonio - e naturalmente dalle esigenze tecnico-tattiche della squadra: l’espressione utilizzata dall’allenatore, «la rosa è forte ma carente», spiega elegantemente una verità scritta dai risultati. Dopo sei campionati consecutivi conclusi fuori dalle prime quattro, la Roma deve cambiare almeno metà della formazione titolare per sperare di tornare velocemente in Champions League senza aspettarsi i bonus dal ranking o dall’Atalanta. Molto dipenderà anche dalle cessioni, chiaro, ma a Trigoria vedremo almeno 7 giocatori nuovi: due terzini, un centrocampista, due esterni d’attacco, un centravanti degno dell’eredità di Lukaku, il secondo portiere che sostituirà Rui Patricio. 

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De Rossi è stato fin troppo chiaro: vuole giocatori veloci, che saltino l’uomo, che generino imprevedibilità e profondità. Quindi due esterni offensivi, uno a destra e uno a sinistra, arriveranno. Gente che all’occorrenza possa anche giocare a tutta fascia, come fa El Shaarawy quando la Roma difende a cinque. Il preferito sarebbe Federico Chiesa, che però ha dato la priorità alla Juventus e sta trattando il rinnovo. Il tanto citato Frimpong del Bayer Leverkusen ha ormai costi proibitivi. Ma le caratteristiche sono quelle.

Roma, la linea mediana

Anche a centrocampo occhio alle novità. Quando la Roma ha preso Renato Sanches, dopo essersi defilata dalla volata per Frattesi, cercava una mezzala dinamica abile a recuperare il pallone e a rovesciare il fronte d’attacco. Beh, quel giocatore a Trigoria ancora non c’è. De Rossi ha citato proprio Frattesi, che il primo luglio frutterà circa 10 milioni alla società come premio sulla rivendita ma difficilmente si sposterà dall’Inter. Ieri il procuratore di Nandez, svincolato dal Cagliari, ha parlato di accordo imminente con la Roma. Ma dai Friedkin sono arrivate solo smentite.


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