ROMA - Nel gioco delle figurine, ce l’ho/mi manca, Daniele De Rossi si sta rendendo conto che le certezze sono sovrapponibili alle carenze. In certi ruoli la Roma è coperta, o magari persino competitiva, ma in altri deve intervenire con investimenti decisi perché l’organico possa ripartire da una base incoraggiante. Più che di rosa, bisogna parlare di una margherita: è lei il fiore da sfogliare per comprendere le direzioni da prendere sul mercato.
I punti fermi della nuova Roma: ecco i nomi
Con mezza stagione alle spalle, composta da tre mesi esaltanti e l’ultimo deprimente, sarà fondamentale la ricerca di un equilibrio. In ogni senso. Non è tutto da buttare ma neppure si può immaginare di adagiarsi su sei stagioni consecutive di galleggiamento tra il quinto e il settimo posto. A oggi, per un motivo o per un altro, i giocatori che De Rossi considera sicuri per il futuro sono otto: Svilar, Mancini, N’Dicka, Cristante, Paredes, Pellegrini, El Shaarawy e Baldanzi. La pattuglia può aumentare se Ghisolfi acquisterà Angeliño dal Lipsia entro due giorni. Facciamo nove allora, o anche dieci o undici: lì entriamo nella testa di Dybala, che è libero di ripensarsi altrove anche contrattualmente, o nelle valutazioni su Bove, che è un patrimonio della società ma nella seconda parte della stagione ha perduto valore avendo giocato meno.
Roma, il cambiamento in vista della prossima stagione
L’altro pezzo di squadra è sacrificabile, o addirittura già passato: Lukaku tornerà al Chelsea e poi vedrà il da farsi, probabilmente dopo l’Europeo. La Roma vorrebbe sostituirlo con uno dei centravanti giovani più reclamizzati d’Europa, il canadese Jonathan David del Lilla, ma senza il denaro della Champions non può esagerare con le offerte (oggi). Gli altri prestiti conclusi irrimediabilmente sono il giovane Huijsen, di rientro alla Juve dopo un semestre così così, e Renato Sanches, accompagnato al Psg. Poche chance di rimanere anche per Azmoun, che è di proprietà del Bayer Leverkusen. Da studiare la doppia questione con il Leeds, che ha perso domenica la finale playoff contro il Southampton e quindi non è riuscito a risalire in Premi er League: può essere conveniente per gli inglesi rinnovare i prestiti di Llorente e Kristensen che guadagnano tanto. Per il primo nome De Rossi forse spenderebbe una buona parola.
Chi lascia la Roma: pochi dubbi
Spinazzola ha terminato il contratto e dovrebbe andare via (piace Doig del Sassuolo), insieme a Rui Patricio che verrà sostituito da un secondo meno costoso. Ma nella ristrutturazione generale, la Roma vorrebbe piazzare anche due giocatori della vecchia guardia: Smalling e Karsdorp, entrambi in scadenza 2025. E a proposito di esuberi, sul monte ingaggi si arrampicano di nuovo pure Shomurodov, Belotti, Solbakken e Kumbulla. Difficile che rimangano. In bilico gli altri, a seconda delle offerte, da Celik ad Aouar, da Zalewski ad Abraham. Che ha vissuto un traumatico ritorno all’attività e anche a Empoli è sembrato molto lontano dalla migliore versione di se stesso: gli servirà un’adeguata preparazione estiva per ristabilirsi.