
MILANO - Di nuovo titolare, a distanza di poco più di un mese dall’ultima volta, vale a dire contro l’Udinese, in Coppa Italia, lo scorso 19 dicembre. Mentre sono addirittura trascorsi quasi novanta giorni dall’ultima partenza dall’inizio in campionato, ovvero in casa dell’Empoli (con annessa doppietta…), il 30 ottobre. Tutto lascia credere che domani a Lecce sarà la volta buona per Frattesi, che nello scorso torneo firmò una rete nel 4-0 nerazzurro in terra pugliese. Inzaghi aveva lasciato credere che ci potesse avere già spazio contro lo Sparta Praga, invece, il centrocampista è entrato solo dopo poco più di un’ora. Al posto di Barella, che, a questo punto, è reduce da 8 gare di fila dall’inizio e che non rifiata, appunto, dal 19 dicembre.
L’enigma di Inzaghi: Barella o Frattesi?
Ovviamente occorrerà una verifica nella rifinitura di oggi. E’ chiaro però che, se dovesse restare ancora fuori, Frattesi ci rimarrebbe male. Magari non ai livelli della partita con Como, quando Barella era acciaccato ma scese in campo comunque. Ma il suo umore ne risentirebbe. Anche perché è stato lo stesso Inzaghi ad aprirgli le porte dell’undici titolare, proprio alla vigilia del match con lo Sparta Praga. «Frattesi sta bene. Si è allenato al meglio. Devo decidere se far partire lui o Barella». Poi, la scelta è caduta ancora sul secondo. In ogni caso, in quello scorcio di gara, l’ex-Sassuolo non solo ha dimostrato di aver smaltito l’affaticamento, ma si è calato subito dentro la partita, rischiando pure di segnare un gol. Insomma, ha dato un segnale. E ora si aspetta che venga raccolto.
Frattesi vuole la Roma
Tuttavia, una maglia da titolare non può certo cambiare i suoi propositi. Del resto, poi ci saranno le sfide con Monaco e Milan ed è difficile immaginare che Inzaghi rinunci a Barella (o a Mkhitaryan). Nella testa di Frattesi, dunque, resta l’idea di andare alla Roma in modo da chiudere la stagione giocando da protagonista, abbandonando il ruolo di comprimario. Ma dovrà attendere ancora qualche giorno, nello specifico la chiusura della prima fase di Champions, perché la partita sul suo futuro entri nel vivo. A quel punto, infatti, il club giallorosso dovrà uscire allo scoperto, presentando la prima vera offerta ufficiale. Tutto da capire, però, se arriverà a soddisfare le richieste nerazzurre. Che, peraltro, non sono cambiate nel corso delle ultime settimane: vale a dire una valutazione di 45 milioni di euro, con piccolo margine (5 milioni?) per trattare.
Inter-Roma, una trattativa complicata
Difficile che la Roma riesca ad arrivare a quella quota. Quindi, oltre ad una formula articolata - prestito oneroso, obbligo di riscatto, bonus più facili assieme a bonus più difficili - Ghisolfi proverà ad inserire una contropartita tecnica. L’ultimo nome circolato è quello di Zalewski (su cui c'è forte il Marsiglia), che però, adesso, può interessare all’Inter solo se dovesse partire anche Buchanan. Anche il destino del canadese, però, verrà deciso solo la prossima settimana. L’altro profilo è quello di Cristante: solo in prestito, evidentemente, e con l’incognita delle sue condizioni fisiche, visto che è uscito dai radar ormai da quasi due mesi. Già perché, insieme alle pretese economiche, un ulteriore paletto della trattativa, da parte interista, è quello di dare a Inzaghi un adeguato sostituto di Frattesi. Da febbraio, infatti, comincerà un vero e proprio tour de force e il tecnico piacentino non vuole rimanere a corto di risorse.