Quante big vogliono Koné dalla Roma: cosa può succedere sul mercato© LAPRESSE

Quante big vogliono Koné dalla Roma: cosa può succedere sul mercato

Il francese è stato acquistato un anno fa per 18 milioni, adesso ne vale 40-45. Per Gasperini è essenziale nella sua formazione titolare
Jacopo Aliprandi

ROMA - È stato vicino a lasciare la Roma due volte, prima lo scorso gennaio, poi un mese fa, adesso però la concentrazione di Manu Koné è tutta sul quel club che ha puntato forte su di lui e che lo ha valorizzato portandolo a diventare un titolare inamovibile della sua nazionale. La Francia, non una selezione qualunque. Ma inevitabilmente il centrocampista sarà anche il primo indiziato a lasciare la Roma a fine stagione (entro il 30 giugno) se i conti annunciati da Ranieri non dovessero tornare. Perché nella dinamica acquisto-valorizzazione-cessione, è proprio il ventiquattrenne la pepita d’oro di Massara per sistemare il bilancio e garantire al club quella maxi-plusvalenza necessaria per centrare gli obiettivi di questo estenuante e faticoso settlement agreement stretto con l’Uefa. La dura verità. Quella difficile da digerire per i tifosi ma che inevitabilmente dovrà essere accettata per non dover incappare in sanzioni o essere costretti a siglare nuovi accordi con l’organo di governo del calcio europeo. La Roma aveva pensato inizialmente di sacrificare Koné già in estate, ma la volontà di Gasperini - legata anche a quella dei tifosi - ha portato a un dietrofront strategico: il giocatore è prezioso e potrà essere fondamentale per raggiungere la Champions, e la sua permanenza potrà essere utile due volte. Per raggiungere il quarto posto e per far lievitare ulteriormente il prezzo del suo cartellino. Arrivato un anno fa su intuizione di De Rossi per 18 milioni di euro più 2 di bonus, Koné dopo una stagione ha una valutazione di circa 40-45 milioni di euro: con un anno in più di ammortamento, la plusvalenza sarà ancora più importante la prossima estate. Sempre se la Roma dovesse aver bisogno di cederlo, chiaramente. Di fatto i candidati a “salvare” il club dalla morsa del FFP sono lui, N’Dicka e Soulé, se dovessero arrivare le giuste offerte. Tre giocatori che di fatto con Gasperini possono compiere il grande salto di qualità e diventare il desiderio dei grandi club europei.


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La gratitudine di Koné

Ma questi sono discorsi da sviluppare eventualmente nella seconda parte del campionato, adesso la Roma e Koné pensano soltanto al campo. Il centrocampista si sta godendo la vetrina con la nazionale senza però dimenticare il suo club. Ha risposto a tono a chi ha sminuito l’importanza e il valore della Roma, considerata una squadra meno blasonata rispetto al livello raggiunto dall’ex Borussia Moenchengladbach. «Sono molto contento di giocare per questo club perché ha dimostrato grande fiducia in me - le parole di Manu dal ritiro della nazionale -. Non ho paura di dirlo: è una delle poche squadre che ha davvero dimostrato di puntare su di me durante il mercato, mi ha acquistato un anno fa e io ho ripagato quella fiducia con le mie prestazioni. Quindi sono molto contento, diciamo che è stata una stagione impegnativa, quella scorsa. Abbiamo perso la Champions, ma siamo in Europa League e quest’anno abbiamo un nuovo allenatore. Spero che faremo ancora meglio con un tecnico molto esperto, mi auguro che Gasp ci possa portare al massimo livello e che mi possa aiutare anche a crescere visto che sarà l’anno del Mondiale. E questo è tutto». Insomma, una difesa a spada tratta di Koné nei confronti della Roma. E la società ha apprezzato particolarmente la sua fedeltà, quella sì, davvero senza prezzo.


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ROMA - È stato vicino a lasciare la Roma due volte, prima lo scorso gennaio, poi un mese fa, adesso però la concentrazione di Manu Koné è tutta sul quel club che ha puntato forte su di lui e che lo ha valorizzato portandolo a diventare un titolare inamovibile della sua nazionale. La Francia, non una selezione qualunque. Ma inevitabilmente il centrocampista sarà anche il primo indiziato a lasciare la Roma a fine stagione (entro il 30 giugno) se i conti annunciati da Ranieri non dovessero tornare. Perché nella dinamica acquisto-valorizzazione-cessione, è proprio il ventiquattrenne la pepita d’oro di Massara per sistemare il bilancio e garantire al club quella maxi-plusvalenza necessaria per centrare gli obiettivi di questo estenuante e faticoso settlement agreement stretto con l’Uefa. La dura verità. Quella difficile da digerire per i tifosi ma che inevitabilmente dovrà essere accettata per non dover incappare in sanzioni o essere costretti a siglare nuovi accordi con l’organo di governo del calcio europeo. La Roma aveva pensato inizialmente di sacrificare Koné già in estate, ma la volontà di Gasperini - legata anche a quella dei tifosi - ha portato a un dietrofront strategico: il giocatore è prezioso e potrà essere fondamentale per raggiungere la Champions, e la sua permanenza potrà essere utile due volte. Per raggiungere il quarto posto e per far lievitare ulteriormente il prezzo del suo cartellino. Arrivato un anno fa su intuizione di De Rossi per 18 milioni di euro più 2 di bonus, Koné dopo una stagione ha una valutazione di circa 40-45 milioni di euro: con un anno in più di ammortamento, la plusvalenza sarà ancora più importante la prossima estate. Sempre se la Roma dovesse aver bisogno di cederlo, chiaramente. Di fatto i candidati a “salvare” il club dalla morsa del FFP sono lui, N’Dicka e Soulé, se dovessero arrivare le giuste offerte. Tre giocatori che di fatto con Gasperini possono compiere il grande salto di qualità e diventare il desiderio dei grandi club europei.


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