Juventus-Monaco 1-0: Vidal, rigore da Champions

Il cileno decide dal dischetto l'andata dei quarti di finale di Champions League. Buffon decisivo, proteste monegasche sul penalty assegnato per un fallo fuori area
Juventus-Monaco 1-0: Vidal, rigore da Champions© REUTERS
Vladimiro Cotugno
5 min
ROMA - Un rigore contestato lancia la Juve nell'andata dei quarti di finale di Champions contro il Monaco. La tradizione favorevole dei bianconeri con le francesi si conferma nella serata primaverile dello Stadium: il coriaceo Monaco di Jardim si arrende solo per un penalty nella ripresa, peraltro assegnato per un fallo di Carvalho su Morata che inizia chiaramente fuori area. È Vidal stavolta il viso della gioia Juventus, del cileno il gol e l'esultanza liberatoria che è la vera istantanea della felicità europea della Vecchia Signora che ora sogna una storica semifinale.

BUFFON SALVA SU FERREIRA-CARRASCO - Si parte dopo una coreografia da brividi, e la Juve balla nei primi venti minuti: Tevez scalda i motori impegnando Subasic, Kurzawa risponde dal limite mandando alto. Prime scaramucce, poi si scatena Ferreira Carrasco: il belga è velocissimo sia palla al piede sia negli inserimenti e prima fallisce la più facile delle occasioni a pochi metri da Buffon, poi ci riprova da fuori area due volte nel giro di un minuto. Compatta e attenta, la formazione monegasca lascia pochi spazi alla manovra bianconera e riparte spesso sulla destra dove Lichtsteiner è lento nel rientrare. Pirlo è arrugginito, la Juve sbaglia molto le misure dei passaggi e gli errori favoriscono le rapidissime ripartenze impostate da Ferreira Carrasco da una parte e Dirar dall'altra in spazi che diventano praterie.

TEVEZ-VIDAL, CHE OCCASIONI - La Juve si risveglia al 27', dopo qualche minuto di possesso palla attivo e avvolgente: cross di Marchisio, Tevez è abbandonato dalla difesa sul secondo palo e può sentenziare, l'Apache ci prova di prima ma il piattone è un passaggio a Subasic. Nelle maglie strette del Monaco è Pereyra il bianconero più incisivo: le sue giocate mettono in difficoltà il Monaco, un suo guizzo sulla destra con relativo cross basso non sfruttato è l'occasione migliore degli ultimi minuti fino all'invenzione di Tevez per Vidal proprio al 45': controllo perfetto del cileno, destro da dimenticare che si alza oltre la porta avversaria da ottima posizione.

VIDAL SBLOCCA SU RIGORE - Ripresa, Vidal tenta subito da distanza siderale: tiro potente ma facile per Subasic. Morata ci prova di forza tra tre avversari, Abdennour salva i suoi in scivolata. Dirar non ce la fa: dentro Bernardo Silva che dopo qualche minuto ha sul sinistro il gol del vantaggio, al 54' ancora Buffon ci mette il guanto destro vanificando il pericolosissimo contropiede monegasco. Partita caldissima, si sblocca tutto al 57': Pirlo inventa un lancio di cinquanta metri per Morata, Carvalho lo tocca da dietro e lo spagnolo cade all'interno dei sedici metri. Kralovec, dopo un consulto con l'assistente, assegna il calcio di rigore che Vidal trasforma sotto la traversa: Juve avanti, l'esultanza liberatoria del cileno è quella di tutto il popolo bianconero. Il Monaco protesta, reclamando la posizione fuori area dell'attaccante al momento del contatto.

BUFFON ANCORA DECISIVO. BERBATOV NON BASTA - La reazione monegasca è nel sinistro di Kondogbia dalla distanza, traiettoria velenosa che vede ancora Buffon decisivo ad alzare sulla traversa la conclusione. Jardim ci prova con Berbatov negli ultimi venti minuti, il bulgaro entra al posto di Raggi per uno spregiudicato 4-2-4 a cercare il prezioso gol in trasferta. E proprio il neoentrato di testa mette subito i brividi alla Juventus con un colpo di testa che si alza di pochissimo a portiere battuto. Allegri corre ai ripari, Barzagli per Pirlo e 5-3-2. Nel finale spazio anche per Matri e Sturaro con la partita che si capovolge: ora è la Juve a cercare il contropiede dopo aver disinnescato gli assalti avversari, che si infrangono senza speranza sulla saracinesca difensiva calata davanti a Buffon: a Montecarlo la Vecchia Signora va per continuare a sognare Berlino.






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