Champions League, Juventus-Barcellona 3-0: super Dybala e Chiellini stendono Luis Enrique

Una doppietta della Joya nel primo tempo e il colpo di testa del difensore nella ripresa permettono ad Allegri di vincere l'andata dei quarti di finale
Champions League, Juventus-Barcellona 3-0: super Dybala e Chiellini stendono Luis Enrique© ANSA
Davide Palliggiano
4 min

TORINO - All'italiana, nella migliore delle accezioni. Non quella che ci vede ancora catenacciari, ma solidi, concreti, e con due attributi così: in puro "Contismo", che dalle parti di Torino si tramuta nella sua versione 2.0, firmata Massimiliano Allegri. Allo Stadium la sua Juventus fa la partita perfetta: 3-0 al Barcellona nell'andata dei quarti di finale. Dybala incanta con una doppietta oscurando il genio di Messi, Chiellini rifinisce, con una capocciata nella ripresa. Luis Enrique se ne torna in Catalogna con la speranza di un'altra remuntada. Stavolta, al Campo Nou, gli basterà vincere con "soli" quattro gol di scarto. Roba che la Juve non subisce da tempo immemore.

SUBITO JUVE - Pressione alta e Barça subito in difficoltà. Che per la difesa blaugrana e in particolare per un imbarazzante Ter Stegen, sia una serata difficile, lo si intuisce già al 3', quando Higuain, con un colpo di testa centrale su calcio piazzato di Pjanic, lo impegna in una parata all'apparenza agevole, ma effettuata in due tempi.

DYBALAGIRO - Quattro minuti dopo, il golazo della Joya. Cuadrado ubriaca di finte Mathieu e poi serve in area Dybala: l'argentino ha il tempo di stoppare il pallone, voltarsi e far secco il portiere tedesco con un sinistro a giro, con la difesa blaugrana ferma come belle statuine.

SUPER BUFFON - La reazione della squadra di Luis Enrique è in un possesso palla poco pungente. Le fasce sono ben presidiate con Alex Sandro su Sergi Roberto e Dani Alves su Neymar. Chiellini segue a uomo Suarez, ma è centralmente, dalle parti di Bonucci, che il Barça trova il buco (21'). Messi trova un corridoio impossibile per Iniesta: destro dolce sul secondo palo, ma senza fare i conti con un Buffon superlativo, che resta in piedi e sporca la conclusione con una mano.

SECONDA JOYA - Scampato il pericolo, arriva il raddoppio. Mandzukic parte dalla sinistra, serve al centro Dybala che con un sinistro forte e preciso, sul primo palo, beffa ancora una volta Ter Stegen. Apoteosi Juve allo Stadium, sugli spalti, anche in tribuna d'onore, scoppia il delirio. Il tiki-taka blaugrana va in tilt e l'unica occasione che il Barça riesce a creare è un colpo di testa di Suarez sporcato in angolo da Chiellini (39'). La Juve risponde, prima dell'intervallo, con un sinistro senza pretese di Higuain, sul quale Ter Stegen appare ancora una volta incerto.

FUORI MATHIEU - Luis Enrique pensa di risolvere i guai della sua squadra inserendo André Gomes per il disastroso Mathieu. E in effetti il Barça va due volte vicino al gol: prima con Messi (deviazione decisiva di Bonucci) e poi con Iniesta (54'). Nel mezzo Higuain si fa negare il 3-0 da Ter Stegen.

IL "MORSO" DI CHIELLO - Il tris, però, arriva al 55' e lo firma Chiellini, che sovrasta Mascherano e di testa, sugli sviluppi di un corner, bacia pallone, palo e imposta il numero 3 sul tabellone luminoso dello Stadium.

BUFFON, ALTRO MIRACOLO - La reazione del Barça c'è: Suarez impegna Buffon con un diagonale di destro al 68', un minuto dopo l'arbitro polacco Marciniak valuta regolare un tocco di mano di Chiellini in area di rigore sul quale il Barcellona protesta e tanto. Allegri comincia a coprirsi, dentro Lemina e Rincon per Cuadrado e Dybala. I due vanno a rinfoltire la gabbia costruita attorno a Messi, sempre lontano dalla porta, Suarez, troppo solo e Neymar, isolato sulla sinistra e senza supporto. E' l'immagine di un Barcellona che rischia pure di prendere il quarto nel finale e che dall'altra parte non impensierisce mai, neanche minimamente, un Buffon in serata di grazia. Lui come tutta la Juve. 


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