Liverpool, Klopp nega un futuro alla Juve: "Solo cavolate"

Il tecnico dei Reds rilancia: "L'anno scorso abbiamo giocato la finale, probabilmente in questa occasione abbiamo più esperienza"
Liverpool, Klopp nega un futuro alla Juve: "Solo cavolate"© AFPS
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LIVERPOOL - A pochi giorni dalla finale in programma al Wanda Metropolitano contro il Tottenham che vale la Champions League, Jurgen Klopp fa il punto sul momento del suo Liverpool: "Siamo tutti davvero entusiasti di avere ancora una possibilità. L'anno scorso abbiamo giocato la finale, probabilmente in questa occasione abbiamo più esperienza rispetto ai nostri avversari ma questo non fa differenza. Si tratta di affrontare la situazione e utilizzare le cose che ti hanno portato alla finale. Abbiamo controllato le nostre emozioni nel modo giusto". Il tecnico non vuole sentir parlare di mercato e a chi gli chiede se trova interessante la Serie A, replica così: "Certo che il campionato di Serie A è allettante, ma ho già capito dove vuoi arrivare… Viste le tante voci che stanno circolando su un mio futuro alla Juventus dico che non c’è nulla, che sono solo cavolate".

Il Liverpool sogna la Champions 

Dopo la sconfitta di un anno fa, Alisson e compagni sognano di coronare il sogno Champions: "Sono davvero felice di aver dato ai ragazzi l'opportunità di vincere qualcosa - le parole del tecnico tedesco al media day - Siamo di nuovo qui, è una pura dimostrazione di volontà da parte dei ragazzi. Tutti hanno interpretato dei ruoli importanti in questo viaggio, perché è stato difficile. In finale spesso non vince la squadra migliore. Dobbiamo essere pronti a commettere errori, è una partita importante... Il mondo ci sta aspettando per vincere. Lo voglio davvero per i miei giocatori e questo fantastico club". Il tedesco replica a Pep Guardiola in merito alle dichiarazioni del manager del Manchester City secondo cui vincere la Premier sarebbe più importante di vincere la Champions League: "Pep lo ha detto perché è da un po' che non è in finale di Champions League! Lui è un grande allenatore e merita tutti i complimenti che ha ricevuto". 

Sogni catalani e incubi passati 

L'impresa contro il Barcellona è ancora negli occhi di tutti: "Nei cinque-sei giorni tra le due partite nessuno ha creduto in questa squadra più della squadra stessa. Ecco perché siamo qui". Klopp non dimentica nemmeno la sconfitta subita a Kiev contro il Real Madrid di un anno fa: "Ha avuto una grande influenza su di noi. Ricordo quando eravamo in fila all'aeroporto mentre tornavamo a casa, tutti erano frustrati dalla situazione. C'erano parecchie emozioni diverse nella nostra testa, ma l'obiettivo era quello di tornare. Fa male a perdere una finale, è come una medicina che ha un sapore disgustoso. Ma ti aiuta, può rinvigorirti, puoi usarla come motivazione extra ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Se la guardiamo adesso, non è un brutta cosa essere stati sconfitti l'anno scorso".


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