Ancelotti: "Giocatori e società non sono contro. Napoli, serve un colpo magico"

Il tecnico azzurro torna a parlare in occasione della trasferta di Champions League contro il Liverpool: "E' una partita che vale molto. Insigne da capitano ha fatto di tutto per esserci ma non ce l’ha fatta"
Ancelotti: "Giocatori e società non sono contro. Napoli, serve un colpo magico"© FOTO MOSCA
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LIVERPOOL (INGHILTERRA) - Il Napoli è impegnato sul campo del Liverpool nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League. Dopo il silenzio stampa, è tornato a parlare Carlo Ancelotti. Il tecnico degli azzurri ha dichiarato, ai microfoni di Sky Sport: "Avremo due match ball per passare il turno e i grandi tennisti chiudono al primo. La situazione sul campo è diventata abbastanza complicata, non siamo riusciti ad esprimere il nostro valore nell’ultimo periodo, soprattutto in campionato. Una qualificazione può aiutarci a recuperare". Ancelotti ha aggiunto: "La questione extra campo? Il silenzio stampa ci ha permesso di concentrarci sulle vicende di campo e ha dato aria a tante bocche che hanno parlato a sproposito. Non ci sono giocatori e società gli uni contro gli altri. L'ambiente è molto più sereno di quanto si dica. In Champions cammino molto buono mentre in campionato dobbiamo trovare rimedi. Ambiente incandescente? Quel che è stato è stato, ora dobbiamo pensare al presente e al campo. De Laurentiis è molto vicino alla squadra e a me, mi chiama tutti i giorni e fortunatamente le bollette non le pago io". 

Napoli, le parole di Ancelotti in conferenza

Il tecnico del Napoli è poi intervenuto in conferenza stampa: "Differenza tra campionato e Champions? In campionato siamo stati molto altalenanti, abbiamo fatto troppi pareggi. Siam tutti dispiaciuti e carichi per migliorare questo trend. In Champions abbiamo fatto meglio" ha spiegato Ancelotti. Sulle condizioni di Insigne: "Insigne non poteva giocare. La sua indisponibilità è evidente, sgombriamo il campo a queste illazioni. Lui da capitano ha fatto di tutto per esserci ma non ce l’ha fatta. Si chiacchiera a vanvera: c’è unità di intenti fra allenatore, società e giocatori. E’ l’unico modo per uscirne. Degli altri devo valutare Ruiz e Mario Rui". Poi, la risposta ai complimenti di Klopp: "Klopp ha avuto belle parole per me per come ho gestito il momento difficile? E' uno dei pochi tecnici dai quali accetto consigli". "Alle dimissioni si può pensare quando manca la fiducia della società e dei giocatori. Potrei pensare di farlo anche se mancasse anche solo una di queste. In trent'anni non l'ho mai fatto perché non è mai successo. E non succede neanche qui, qui c'è unità di intenti e la squadra uscirà da questa situazione" ha dichiarato Ancelotti.

Ancelotti sulla partita contro il Liverpool

L'allenatore degli azzurri si è soffermato sulla partita di Anfield: "Col Liverpool ho tantissimi ricordi, belli e brutti. Ma la partita di domani riserva tutte le problematiche delle gare che si giocano qui. L'anno scorso abbiamo iniziato molto bene, poi abbiamo perso campo. Credo che sia importante lasciare a casa timori e preoccupazioni e portare invece tanto coraggio". Infine, Ancelotti ha concluso: "C'è un ambiente esterno e uno interno. A livello psicologico i giocatori sono pronti. Se così non fosse, i giocatori non sarebbero qua. Sono pronti anche fisicamente. La squadra è frenata dal fatto che non riesce a esprimere il potenziale che ha, quindi il problema è anche psicologico. C'è un freno in questo senso ed è legato alla mancanza di risultati. Ma non siamo all'ultima spiaggia, questo ci può dare un vantaggio".


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