Atalanta, Gasperini: "C'è stata lucidità. Ottavi? Dove capiti capiti..."

Il tecnico orobico: "Sapevamo che se fossimo arrivati a mezz'ora dalla fine le nostre chance sarebbero cresciute tanto. Se ci credevo davvero? Sì, dal pareggio contro il City. Sorteggio? Speriamo di portare la nostra gente in un bel posto, in una bella città"
Atalanta, Gasperini: "C'è stata lucidità. Ottavi? Dove capiti capiti..."© AFPS
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KHARKIV - Condottiero dell'Atalanta che contro ogni pronostico è andata a prendersi gli ottavi di Champions League in casa dello Shakhtar Donetsk, Gian Piero Gasperini è raggiante in conferenza stampa: "Nel primo tempo è stata difficile, combattuta. Abbiamo avuto delle ottime occasioni a inizio gara, qualcuna anche clamorosa. Poi hanno avuto anche loro ottime opportunità: loro hanno giocatori veloci, di qualità. Nella seconda frazione è stata combattuta, almeno fino al gol, poi è andata bene". I suoi giocatori hanno risposto presente: "Sono molto felice per i ragazzi, per il tipo di partita che hanno fatto. Noi volevamo stare in partita, sapevamo della difficoltà e della velocità. Sapevamo che se fossimo arrivati a mezz'ora dalla fine le nostre chance sarebbero cresciute tanto. C'è stata la lucidità. Sappiamo che quando arriviamo lì siamo pericolosi. Sono molto felice per tre ragazzi, la squadra è cresciuta. Rispetto all'esordio c'è tutto in più". Gli ucraini non partivano sfavoriti: "La matematica diceva che lo Shakhtar era avanti. Sentivamo il risultato di Zagabria, a loro bastava il pari. La percentuale era effettivamente più alta".

I nerazzurri sono la prima squadra di sempre nella storia della Champions ad accedere ai quarti dopo tre sconfitte: "Se ci credevo davvero? Al giro di boa sì, perché c'era stato il pareggio col City. Dopo il secondo pari a Zagabria ci abbiamo pensato. Noi abbiamo pareggiato con il City, la squadra era cresciuta. Quel segnale del 3-3 tra Dinamo e Shakhtar è stato un segnale del destino, come il gol al 95' all'andata. Lì era possibile e con due vittorie eravamo in Europa League. C'era l'opportunità di rimanere qui. Poi è stato molto importante il risultato del City". L'aver ottenuto la qualificazione senza Zapata e Ilicic rende tutto più epico: "Ha vinto il gruppo Atalanta, anche quella di Toloi è un'assenza importante. Praticamente ci mancava l'attacco, però c'è questa consapevolezza, una qualità di gioco a prescindere. Le interpretazioni individuali sono molto importanti. Hanno giocato Pasalic, Malinovskyi, Muriel, anche in campionato. Sotto questo aspetto siamo solidi". L'inserimento di Ibanez ha colto tutti di sorpresa: "Kjaer non è venuto per mia scelta tecnica. È un giocatore molto forte, ma fa fatica a interpretare il nostro modo di giocare sotto l'aspetto dinamico. Ha altre caratteristiche, io volevo farlo giocare questa settimana, ma non sono stato convinto. Ho scelto Ibanez e Masiello: il brasiliano è giovane, ha qualità, ma il livello è alto. Avevo il desiderio che andasse a giocare in prestito, perché solo giocando può migliorare. In Serie A fa un po' fatica".

I nerazzurri il 17 dicembre conosceranno il nome dell'avversario negli ottavi: "Cosa sceglierei? Quello che uscirà dall'urna... ci sono otto teste di serie, Juventus, e City non le possiamo incontrare. Le altre sei dove capiti capiti, intanto siamo felici, speriamo di portare la nostra gente in un bel posto, in una bella città. Sicuramente non mandiamo solo Marino. Voi pensate che Lipsia o Valencia siano due squadre semplici...". Gasperini conclude così: "È giusto che i ragazzi festeggino, poi domenica troveremo una squadra che vuole riscattarsi. Questa vittoria vogliamo che ci dia considerazione in campionato. Qualche episodio di troppo è stato a nostro sfavore: ci deve essere un po' più di attenzione in tal senso, perché noi ci siamo guadagnati sul campo la giusta credibilità. Quello che è successo in campionato è stato pesante".

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