Setién: “Questa non sarà la mia ultima partita da allenatore del Barça!”

Alla vigilia della sfida col Napoli, l’allenatore blaugrana, che oltre alla qualificazione ai quarti si gioca anche il posto, si mostra piuttosto fiducioso. Squadra già decisa per i catalani, che non recuperano Dembelé.
Quique Setien (ultima squadra allenata Barcellona)© EPA
Andrea De Pauli
5 min

BARCELLONA (SPAGNA) -Non ho pensato neppure per un attimo che questa possa essere la mia ultima partita sulla panchina del Barça”. Alla vigilia del ritorno degli ottavi di Champions League col Napoli, i cronisti attendono al varco Quique Setién, che a quanto pare si gioca non solo il biglietto per la Final Eight di Lisbona, ma anche la continuità alla guida dei blaugrana. “Sono tranquillo e lavoro con l’idea che continueremo con la stessa energia e lo stesso entusiasmo fino alla finalissima in Portogallo”, l’ottimistico messaggio del successore di Ernesto Valverde, che pare aver ritrovato una certa fiducia dopo il 5-0 rifilato all’Alaves, con cui si è congedato dalla Liga, e soprattutto dopo aver potuto finalmente lavorare con i suoi ragazzi, sui prati della cittadella sportiva di Sant Joan Despí, con una certa tranquillità, una volta chiuso il tour de force di 11 partite in nemmeno 40 giorni in campionato.

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SQUADRA FATTA - Paiono aver fatto bene, a Setién, le due settimane abbondanti trascorse dalla conclusione della Liga. Viso decisamente più disteso e, a osservare gesti e parole, fiducia ritrovata. “Avevamo bisogno di riposo dopo tante partite. Eravamo stanchi. Ora abbiamo recuperato tono fisico, abbiamo riposato e ci siamo come nuovi per affrontare la partita di domani”. Tempo impiegato anche per stabilire con calma il piano da opporre al Napoli, tenendo in conto le assenze pesanti di Busquets e Arturo Vidal. “La squadra è praticamente decisa da diversi giorni. La posizione di qualche giocatore potrebbe anche cambiare in base alle circostanze dell’incontro, ma la squadra è decisa”. Non potrà esserci neppure il ribelle Arthur, che si è autoescluso, attraverso la decisione di non presentarsi alla ripresa degli allenamenti. “Ho parlato con lui prima che se ne andasse. Da allora non l’ho più sentito. Io avrei preferito un’altra situazione, ma è andata così”. Niente da fare neppure per il lungodegente Dembelé. “Abbiamo pensato di convocarlo, ma purtroppo ha lavorato troppo poco col gruppo. Non vale la pena rischiarlo”.

OTTIMISMO - Si chiude con un apprezzamento per i rivali. “Il Napoli è una squadra che è migliorata moltissimo dalla gara d’andata. Hanno molte qualità, sanno fare tutto. Gattuso è riuscito a plasmare una squadra con un grande possesso palla. È falso dire che sono difensivisti, abbiamo studiato il Napoli molto a fondo. Hanno ottimi giocatori, è un grande avversario”. Nonostante il grande rispetto per Mertens e compagni, però, Setién crede fortemente nella qualificazione alla fase successiva. “Abbiamo lavorato bene. Non posso dire che vinceremo di sicuro, ma ci presentiamo per giocare bene e per vincere. Abbiamo fatto tutto quello che possiamo per dare vita a una grande serata. Abbiamo grandi motivazioni e un attacco da sogno”.

DIPLOMAZIA - Prima di Setién, con una buona mezz’oretta di ritardo rispetto al previsto, era apparso Sergio Busquets. Presenza bizzarra quella del centrocampista, che esattamente come Arturo Vidal non potrà partecipare, per squalifica, alla sfida col Napoli. “Abbiamo avuto diversi giorni per preparare la partita. Ora dobbiamo giocare, ma siamo ottimisti”, la prima riflessione dell’uomo d’ordine blaugrana, che poi ha mostrato grande rispetto per gli avversari. “È tutto molto particolare. Abbiamo giocato a Napoli a febbraio, solo ora arriva il ritorno, a diversi mesi dall’andata. Il rivale è complicato, ha un ottimo allenatore e giocatori di gran livello”. Il momento più delicato dell’incontro con i giornalisti arriva quando viene chiesto a Busquets se sarebbe felice nel caso in cui Setién fosse l’allenatore del Barça anche la prossima stagione e il giocatore si appiglia alla diplomazia. “È una decisione che spetta solo al club, noi dobbiamo stare al margine di queste situazioni e pensare solo a giocare. Se Setién continua vorrà dire che abbiamo fatto bene e magari abbiamo vinto la Champions. Magari fosse così!”. L’ultimo pensiero è per il ribelle Arthur, che non si era presentato agli allenamenti dopo la settimana di risposo concessa dallo staff. “È stata una sorpresa per tutti. Sicuramente non si è trattato di una situazione normale, ma solo lui è il club sanno davvero quello che è successo. Ripeto, noi calciatori pensiamo solo alla parte sportiva”.

@andydepauli

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