"Manchester City, fallimento Guardiola: 800 milioni spesi per nulla"

Da quando Pep è l'allenatore i Citizens non hanno mai raggiunto le semifinali, nonostante il club abbia speso moltissimo sul mercato in questi anni
4 - Manchester City (78,8 milioni): 45,3 per Akè; 23 per Torres; 6 per Couto; 4,5 per Kaboré© EPA
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Quella delle semifinali di Champions League è una maledizione che non si spezza e che continua a perseguitare Pep Guardiola da quando è sulla panchina del Manchester City (estate 2016). Si è sempre fermato agli ottavi (una volta) e ai quarti (tre), mai è riuscito a portare i Citizens oltre quello step, raggiunto invece con Manuel Pellegrini la stagione precedente (2015-16) all'arrivo di Pep. Questa volta è stato il Lione a rovinare i piani dell'ex tecnico del Barcellona (con cui ha vinto due Champions, nel 2009 e nel 2011), vincendo per 3-1, in passato invece Monaco, Liverpool e Tottenham sono stati i guastafeste. 

Guardiola e City, delusione da 800 milioni

La delusione del Manchester City e del suo tecnico si misura, e assume connotati ancora più drammatici, guardando ai milioni spesi e investiti dal club inglese in questi quattro anni di "Guardiolismo": quasi 800, esattamente 778. Sono serviti per esaudire le richieste sul mercato dello spagnolo, ma non sono bastati per spezzare la maledizione. 

La stampa inglese contro Guardiola

La clamorosa eliminazione del Manchester City dalla Champions League, ad opera del sorprendente Lione, trova inevitabilmente ampio risalto sulle pagine dei quotidiani e tabloid inglesi. Oggetto delle critiche più feroci Pep Guardiola, manager del City, incapace di portare la squadra oltre i quarti di finale nonostante i faraonici investimenti dello sceicco Mansour. "Il City vede di nuovo distrutto i suoi sogni di Champions League", scrive il SUN che parla di un Guardiola "attaccato dai tifosi per le sue pessime scelte di formazione". Di "incubo Champions" parla il Daily Mail, che definisce "uno spettacolo horror" la partita contro il Lione. Sul banco degli imputato anche Raheem Sterling per il gol fallito nel finale. "Come ha fatto" si chiede ancora il Mail.

Il Mirror mette in risalto le ammissioni di Guardiola nel dopo partita: "Abbiamo fatto troppi errori". Il prestigioso Guardian parla di "dramma" nell'analizzare la sconfitta dei citizens e si chiede "perché Guardiola ha tolto gioia e fantasia" escludendo Bernardo, David Silva, Riyad Mahrez e Phil Foden dalla formazione iniziale. "Hai fallito. Niente discussioni. Hai fallito di nuovo e più o meno allo stesso modo", è l'inizio di un duro editoriale del Guardian. "Quante volte, Pep, quante volte? L'idea che Guardiola complichi eccessivamente le partite a eliminazione diretta è diventata una verità talmente lapalissiana che sembra impossibile che un manager con una tale lucidità di pensiero possa ancora seguire questo schema - si legge ancora - trova ancora il modo di inserire le proprie ansie, il suo intellettualismo maniacale nei dettagli fini del calcio a eliminazione diretta".

"City sbranato dai Lyons" è il titolo caustico del Times che a sua volta se la prende con Guardiola per la gestione della partita. Duro anche l'Independent che titola: "Il Man City ha solo se stesso da incolpare mentre il Lione infligge più dolore alla Champions League di Pep Guardiola". Il ritornello è sempre lo stesso nei confronti del tecnico spagnolo, messo sul banco degli imputati per l'ennesimo "fallimento" dei citizens in Europa a causa delle "scelte tattiche" ritenute sbagliate. Di "disastro in Champions League" parla anche il Sunday Express, indicando in Guardiola e Sterling i principali responsabili dell'ennesima delusione.


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