Psg-Basaksehir, caso razzismo: arbitri rimossi e il ministro chiede scusa

Nominata la nuova sestina che dirigerà stasera il recupero dell'incontro al Parco dei Principi, sospeso per frasi razziste da parte del quarto uomo. Arbitra l'olandese Makkelie, Di Bello e Mariani restano al Var. Arrivano anche scuse ufficiali dalla Romania
Psg-Basaksehir, caso razzismo: arbitri rimossi e il ministro chiede scusa© EPA
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Sarà l'olandese Danny Makkelie a dirigere alle 18.55 il recupero di Psg-Basaksehir, sospesa ieri sera a causa di alcune frasi razziste che sarebbero state pronunciate dal quarto uomo, Coltescu. Dopo l'episodio, che aveva scatenato le accese proteste di Pierre Webo, vice di Okan Buruk espulso dall'arbitro Hategan, entrambe le squadre avevano lasciato il terreno di gioco. In tarda serata, la Uefa ha poi annunciato che sarà aperta un'inchiesta e disposto il recupero del match, riprendendo dall'interruzione al 13' del primo tempo. 

Di Bello e Mariani confermati

Insieme a Makkelie, che ha diretto 28 incontri di Champions e squadre turche in due occasioni, completano la nuova squadra anche i guardalinee Diks (Ned) e Boniek (Pol). Quarto uomo Frankowsky (Pol), al VAR confermati Di Bello e Mariani (Ita). 

Le scuse del ministro rumeno

"Condanniamo fermamente qualsiasi espressione o dichiarazione che possa essere considerata razzista o discriminatoria - ha scritto il ministro dello Sport della Romania, Ionut Stroe, su Facebook - Mi scuso a nome dello sport rumeno per lo sfortunato incidente in cui è coinvolto l'arbitro rumeno Sebastian Coltescu e vi assicuro che si tratta di un caso isolato che non rappresenta lo sport rumeno". Il ministro si è augurato che l'inchiesta aperta dall'Uefa riconosca l'espressione come "innocua o neutrale, ma non dico in alcun modo che dovremmo tollerare tali comportamenti".

Chi è l'arbitro Coltescu

Coltescu non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali dopo la gara ma secondo quanto riferisce il sito romeno Prosport, l'arbitro avrebbe confidato ai suoi familiari l'amarezza del momento. "Sto solo cercando di stare calmo. Non leggerò nessun sito in questi giorni. Chi mi conosce sa che non sono razzista". Nato a Craiova, 43 anni, di professione ingegnere, Coltescu è un arbitro di lungo corso: ha diretto in carriera 364 partite, di cui 270 nella massima serie romena. In Europa ha collezionato nove presenze e arbitrato sette gare a livello di Nazionali. Noto per il suo carattere deciso, c'è chi lo accusa di avere il cartellino facile (ne sarebbero stati contati oltre duemila in sedici anni di attività) e di voler essere sempre protagonista in campo.

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I precedenti discussi

Nel 2015, annullò tre gol alla Steaua Bucarest durante una partita contro l'Astra, poi persa 2-0, suscitando critiche furiose. Nel 2013 durante la sfida tra Petrolul-Gaz Metan tirò fuori sei volte il cartellino rosso e prese per il collo un giocatore che aveva protestato, secondo lui troppo duramente, per l'espulsione. Nel 2008 un contestatissimo 0-0 tra Gaz Metan e Brasov, per rigori non dati e espulsioni facili, gli costò lo stop per un intero girone di campionato. La vicenda più controversa risale però al 2007 quando, per motivi mai del tutto chiariti, Coltescu ormai lanciato verso una promettente carriera fu improvvisamente retrocesso alla Serie B romena. Qualche tempo di purgatorio e poi il rientro. Nelle ultime ore sono emerse anche vicende personali delicate: un tentato suicidio nel 2008, la depressione per la morte ravvicinata di entrambi i genitori per tumore, il divorzio dalla seconda moglie. Ora la notorietà mondiale per una brutta storia di razzismo e l'attesa di un provvedimento disciplinare che potrebbe anche costargli la carriera. 


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