Lazio-Bayern, questione d’attacco: da Immobile-Lewandowski a Klose

Un match con tre uomini simbolo che legano le due sfidanti di Champions. E Reina è l’ex di turno…
Lazio-Bayern, questione d’attacco: da Immobile-Lewandowski a Klose
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ROMA - Lo dicono i personaggi: la partita di Champions League tra Lazio e Bayern Monaco è nel segno del gol. Basti pensare alla sfida tra Ciro Immobile-Robert Lewandowski e all’ex Miro Klose. Reti a valanga. Senza dimenticare l’unico ex del match: Pepe Reina. Il portiere spagnolo ha vestito la maglia dei bavaresi nella stagione 2014-2015: appena tre presenze da vice Neuer e un titolo da campione di Germania in tasca prima di tornare a Napoli.

Sfida nella sfida: Immobile contro Lewandowski 

Ciro e Robert i due sfidanti della passata Scarpa d’Oro. Alla fine l’ha spuntata l’accattante della Lazio. Il match tra loro due resta aperto. Il polacco del Bayern è già terzo in classifica: 13 reti in Bundesliga. Fa paura. In Champions ha segnato 3 gol in 4 partite. Riassumendo: 16 match, 16 marcature. I bavaresi iniziano ogni partita praticamente già in vantaggio. Ma Immobile non è da meno, calcolando anche che ha saltato qualche partita per via del Coronavirus. Nove apparizioni in Serie A e 6 gol. Cinque le esultanze in 4 sfide di Champions. Totale: 13 presenze totali e 11 reti. 

Klose, ti ricordi?

Klose è stato bandiera di Bayern Monaco e Lazio. Gol, trofei, ricordi, record. Con la maglia dei bavaresi 150 presenze, 53 gol e 27 assist. Con quella biancoceleste 63 reti e 35 assist in 171 apparizioni. Miro oggi è assistente del tecnico Flick. Ha fatto carriera: dopo aver chiuso con il calcio giocato a Roma, si è subito avvicinato alla panchina. Collaboratore in nazionale, poi tecnico dell’Under 17 del Bayern, oggi la prima squadra. Culla il sogno di allenare la Lazio, un giorno. Per ora dovrà sfidarla. Ritroverà tanti suoi ex amici. E anche Inzaghi. “Nelle sue prime sette partite della stagione 2015-16, Simone era ancora evidentemente inesperto. Non sapeva che modulo utilizzare, era un po' timido nel rapportarsi con i calciatori”, l’ammissione di Klose. Ma oggi quel tecnico pauroso e senza esperienza è cresciuto. E tanto. Ha portato la Lazio in Champions e non si vuole fermare.


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