Guardiola: "Per il City uscire dalla Champions è stato un dono"

"Se l'avessimo vinta la gente avrebbe detto che sarebbe stato grazie ai soldi spesi. Non abbiamo fallito, abbiamo giocato alla pari con il Real", afferma il tecnico catalano
Guardiola (all.) 5 
Nelle due partite a Madrid, prima con l’Atletico e poi con il Real, si è “ deguardiolizzato ” . Gli era andata bene la prima volta, non la seconda. Il finale è un dramma che farà fatica a dimenticare.© PRESSINPHOTO
3 min

MANCHESTER (Regno Unito) - "Cosa ho detto ai calciatori dopo Madrid? Niente. Nessuna parola può aiutare a sentire quello che proviamo tutti. Solo il tempo, dormire al meglio e pensare al prossimo obiettivo. Sabato saremo insieme e parleremo di chi siamo come squadra e di cosa abbiamo fatto per arrivare alle semifinali di Champions League. Questi sono i momenti di cui sono più orgoglioso nell'essere qui". Così in conferenza stampa il tecnico del Manchester City Pep Guardiola risponde a chi gli chiede cosa ha detto ai suoi giocatori dopo il doloroso ko con il Real Madrid in semifinale di Champions League. "La gente dice che se non vinciamo è un fallimento ma non è così perchè sappiamo quanto tutto sia difficile. Capisco che siano tutti tristi, i ragazzi per primi volevano la finale ma per questo club giocarsela come ha fatto col Real è stata una gioia. Il Real ha meritato ma noi c'eravamo e l'importante è esserci e riprovarci la prossima stagione. Il calcio è imprevedibile. L'Atletico ha giocato meglio di noi nella seconda parte del ritorno e con un po' più di fortuna avrebbe vinto e sarebbe andato in semifinale. Se fossimo stati più fortunati col Real... Ma è il calcio, ci sono 22 giocatori che si muovono con un pallone, succedono cose brutte e cose belle, il calcio è questo. Il nostro dovere è essere in corsa su tutti i fronti. Per me è incredibilmente straordinario essere arrivati di nuovo in semifinale", ha aggiunto.

Collasso City al Bernabeu, non è il primo per Guardiola: lo storico

Guardiola: "Se avessimo vinto la Champions..."

Parlando in vista della prossima partita di Premier contro il Newcastle, il tecnico del City ha negato l'ennesimo fallimento in Champions e si è detto ancora "affamato di vittorie. Non posso passare un anno solo a pensare a quanto sono felice. Se avessimo vinto la Champions per alcuni sarebbe stato grazie ai soldi che spendiamo, non quanto duramente lavoriamo. I giocatori adesso non se ne rendono conto ma per noi uscire è un stato quasi un dono. Mi piacerebbe vincere la Champions, ma per farlo dobbiamo essere migliori di quello che è successo a Madrid. Lo sceicco Mansour non ha comprato questo club e investito per vincere solo la Champions ma per competere su tutti i fronti". Ora l'obiettivo è vincere la Premier: "Il focus sarà esattamente lo stesso perché la potenziale finale sarebbe stata dopo la Premier League. Non penso al titolo, penso al Newcastle, mi concentro sulla squadra e su Eddie Howe. Kevin de Bruyne è disponibile", ha concluso.

Guardiola, Champions maledetta dagli sciamani africani: "Non vincerà mai più"


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Champions, i migliori video