Ancelotti scrive a Mourinho: "Grande traguardo per la Roma e per l'Italia"

Alla vigilia della sua quinta finale di Champions League, il tecnico dei Blancos loda la vittoria giallorossa: "Bello vedere l'Olimpico in festa. Adesso battiamo il Liverpool con la nostra qualità"
Ancelotti scrive a Mourinho: "Grande traguardo per la Roma e per l'Italia"
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PARIGI (Francia) - Nonostante sia alla vigilia della sua quinta finale di Champions League, a poco più di 24 ore dalla super-sfida di Parigi con il Liverpool, Carlo Ancelotti dedica un pensiero alla "sua" Roma dopo il successo di mercoledì in Conference League e svela: "Ho mandato un messaggio di complimenti a Mourinho, ha ottenuto un grande traguardo, la Roma è tornata a vincere dopo tanti anni ed è stata bello vedere l'Olimpico in festa, una bella cosa anche per il calcio italiano".

Cinque finali e "non sentirle"

Ne ha viste e vissute troppe di "notti da Champions" così, Carlo Ancelotti, per lasciar trasparire la tensione che accompagna match del genere. Il tecnico del Real Madrid, che domani allo Stade de France, a Saint Denis, Parigi si giocherà contro il Liverpool di Juergen Klopp la coppa dalle grandi orecchie, si presenta disteso e sorridente di fronte alla stampa internazionale, ma con le idee piuttosto chiare sul tipo di match che aspetta i suoi e sulle armi da mettere in campo per avere la meglio sui Reds: “Ho una buona memoria e ricordo bene tutte le finali di Champions vissute fin qui. E per questo vi garantisco che è un qualcosa che non si può controllare. Si può preparare al meglio tatticamente e psicologicamente, ma non esistono formule segrete. La sfida che abbiamo giocato meglio, nel 2005, l'abbiamo persa. Certo, non dirò per questo di giocare male ai miei giocatori, ma in una finale può capitare qualunque cosa e noi dovremo essere pronti a tutto. Fortunatamente abbiamo avuto il tempo per prepararla proprio valutando tutte queste situazioni. Scenderemo in campo per fare del nostro meglio, consapevoli del fatto che potrebbe anche non essere sufficiente per vincere. Lo ripeto, il calcio è qualcosa che non puoi controllare, anche se certe cose non cambiano mai: c'è sempre lo stesso sapore, il prima è sempre molto bello e devi godertelo, almeno finché l'arbitro fischia, dopo è un'altra storia che si va a scrivere".

“La formazione? La so ma non ve la dico”

Entrando più nello specifico della sfida con i Reds, Ancelotti spiega perché oggi si sente meno preoccupato della finale che si giocò a Lisbona proprio contro il Liverpool, la prima delle quattro negli ultimi cinque anni: “Ogni partita ha una sua storia, ma questa volta mi sento molto felice e fiducioso. Certo, domani nel pomeriggio si alzerà un po’ la tensione, ma puoi scacciare i cattivi pensieri attraverso la consapevolezza della forza dei tuoi calciatori: l’ambiente è tranquillo e la squadra sa gestire molto bene questo tipo di gare, i più anziani aiutano i giovani a gestire pressione ed eccitazione. Dobbiamo mostrare la nostra qualità, come abbiamo fatto nel corso di tutta la stagione. Sarà una sfida intensa e con grande verticalità, ci sarà bisogno di tutti e sono certo che come già accaduto, i calciatori che entreranno daranno tutto e faranno la differenza. Perché meriteremmo di vincere? Diciamo che ci siamo meritati di arrivare fin qui e che domani dovremo meritare la vittoria. La formazione? La so ma non ve la dico”.

“Mané grande giocatore, ma noi abbiamo il nuovo Benzema”

Ancelotti, poi, glissa sulle domande di mercato riguardanti Mané, tornando a coccolarsi il suo KB: “E’ un grande giocatore, ma per fare domande di calciomercato alla vigilia di una finale di Champions League ci vuole coraggio, però non parlo dei giocatori delle altre squadre. Benzema è un altro giocatore rispetto al passato, ha più carisma, dentro e fuori dal campo. Quello che non cambia è la sua qualità”.


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