Haaland, la richiesta di Guardiola: “Così migliorerà ancora”

Il talento norvegese del City affronta il “suo” Borussia. Dodici reti in otto partite: il ritmo è travolgente, ma il tecnico vuole di più
Haaland, la richiesta di Guardiola: “Così migliorerà ancora”© EPA
Gabriele Marcotti
3 min

LONDRA - Erling Haaland affronta il suo passato (recentissimo) questa sera al City of Manchester Stadium. Per la grande festa e il confronto con il "muro giallo" del Westfalenstadion bisognerà aspettare, ma intanto l'asso norvegese si misura con i suoi ex-compagni. Prospettiva che preoccupa un po' il tecnico del Dortmund Edin Terzic, che dovrà decidere se passare alla difesa a 3 (inserendo il veterano Mats Hummels tra Sule e Schlotterberck) oppoure se continuare con quella a quattro. Gli ospiti, martoriati quest'anno dagli infortuni, recuperano tre giocatori offensivi - Hazard, Malen ed Adeyemi - ma sembra probabile che tutti e tre partiranno dalla panchina, proprio come il giovane Reyna.

Manchester City, le scelte di Guardiola

Due assenze di rilievo per Guardiola, entrambe in difesa: il terzino Walker e il centrale Laporte, che ha da poco ripreso gli allenamenti. A disposizione invece l'altro centrale Stones, che però dovrebbe partire in panchina, lasciando il posto a fianco di Ruben Dias a uno tra Ake e il nuovo arrivato Manuel Akanji, anche lui appena arrivato proprio dal Borussia Dortmund. Guardiola è un po' stufo di parlare di Haaland e così ci pensa Ilkay Gundogan, anche lui ex-giocatore del Borussia Dortmund (anche se sono passati 6 anni): «I nuemri di Haaland parlano da soli, il club ha preso un vero fenomeno - afferma - Voi notate quello che fa in campo, ma io ho la fortuna di vederlo da vicino anche fuori e la sua personalità, la sua determinazione e il suo atteggiamento sono veramente impressionanti, tenuto conto stiamo parlando di una che è ancora giovane. È molto maturo e ha un grande futuro davanti a sé».

Guardiola, le parole su Haaland

«La Premier League è un campionato diverso dalla Bundesliga - aggiunge - In Germania le partite sono a volte più aperte rispetto alla Premier League. Magari si dovrà adattare un po' ma credo che abbia già dimostrato che sa segnare anche qui. Più che altro si tratta di portare un po' più di pazienza». Guardiola invece non vuole sentire parlare di turnover a questo punto, nonostante il calendario intasato che lo diventerà ancora di più a seguito dei rinvii decisi per i funerali della Regina: «Non possiamo permettercelo in Champions League perché dobbiamo qualificarci e ci sono avversari di grande livello, punto e basta». Il tecnico catalano sottolinea, non per la prima volta, come sia importante l'intesa e la chimica nelle sue squadre, e il riferimento a Haaland è chiaro: «Immaginate un centravanti che fa 50 strappi a partita e non riceve il pallone... chiaro, se succede magari la prossima volta non si butta più in profondità. Ecco, io do libertà ai giocatori di prendere le loro decisioni in campo, ma sempre nell'ottica di ciò che è meglio per la squadra. Ci stiamo ancora lavorando e cresceremo ancora». Prospettiva terrificante se si considera che Haaland è già a quota dodici reti in otto gare...


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