Un anno e qualche settimana dopo la sconfitta interna contro l’Atletico Madrid, condizionata dall'espulsione di Kessie dopo pochi minuti, ci sono ancora pesanti recriminazioni arbitrali tra il Milan e un ko che potrebbe costare caro nel girone di Champions League. Asfaltato dal Chelsea nell’andata a Stamford Bridge, la squadra di Stefano Pioli cede anche a San Siro per 2-0, ma al termine di una partita condizionata dalla precoce espulsione di Fikayo Tomori nell’azione che ha portato al rigore trasformato da Jorginho.
Milan ko tra le polemiche, i rimpianti di Pioli
Le chances di passare il turno sono ancora intatte, grazie al pareggio interno del Salisburgo contro la Dinamo Zagabria, ma saranno decisive le ultime due partite di un girone che vede il Chelsea ormai involarsi e tre squadre in lizza per il secondo posto, occupato attualmente dagli austriaci con 6 punti con Milan e croati a quattro. Il Milan sarà sicuro di passare il turno con sei punti, ma al termine del match, ai microfoni di Infinity, Pioli non può che partire dall'episodio incriminato esprimendo tutta la propria amarezza: "Credo sia troppo evidente e troppo facile giudicare quanto è successo, il calcio è uno sport di contatto, anche se noi abbiamo commesso un'ingenuità difensiva in quella situazione. Ho detto all'arbitro ciò che pensavo a fine partita, non parlo un inglese così fluido, ma credo che abbia capito. Peccato, perché nei primi minuti ho avuto la sensazione che potevamo fare una buona partita, ma il rigore e l'espulsione l’hanno cambiata e complicata contro un avversario già forte che non aveva bisogno di rimanere con un uomo in più. E peccato anche perché abbiamo avuto occasioni per riaprirla".
Champions, il Milan resta in corsa: la carica di Pioli
Il Milan è ancora padrone del proprio destino in Champions, ma ora c'è da pensare al campionato: "Sono sicuro che la squadra reagirà, in Champions il destino è nelle nostre mani - ha concluso Pioli - Se vogliamo dimostrare di essere competitivi anche in Europa dobbiamo vincere le prossime due e ne abbiamo le possibilità. Andremo a Zagabria per giocare il nostro calcio e per vincere e lo stesso faremo contro il Salisburgo. Ora però ributtiamoci sul campionato e recuperiamo le energie".