Champions, il Napoli cambia: la formazione di Spalletti a Francoforte

Per la partita di martedì a Francoforte sarà applicata ancora una volta la regola di Spalletti sul turnover: una novità per reparto rispetto a quanto visto con il Sassuolo
Champions, il Napoli cambia: la formazione di Spalletti a Francoforte© ANSA
Fabio Mandarini
3 min

Contro-turnover di Champions. La regola del 3: tre cambi con il Sassuolo rispetto alla partita precedente e tre in vista della prima degli ottavi con l'Eintracht. Funziona così, o comunque è che così che dovrebbe andare martedì a Francoforte dopo l'ennesima vittoria collezionata al Mapei in campionato: la base solida, compreso il tornado Osimhen che ieri ha rassicurato tutti dopo il panico seminato dalla smorfia di dolore di fine partita, e poi un ritocco a destra nel tridente e la trasformazione della catena di sinistra. Tradotto in nomi e volti: Mario Rui per Olivera, Zielinski per Elmas e Lozano per Politano. L'idea è questa, e sembra anche piuttosto fondata, ma la storia diventerà decisamente più leggibile giorno dopo giorno e fino alla partenza per la Germania, considerando che ieri la grande maggioranza della squadra s'è limitata alla classica seduta defatigante. Soltanto questione di pazienza. Giusto un po': domani è già vigilia di grande Europa. 

La base

E allora, il bis. La seconda applicazione della formula-Spalletti a una squadra che, nel caso specifico, sembra adattarsi a una rotazione più che a un vero e proprio turnover: nei ruoli considerati, infatti, l'avvicendamento tra un elemento e l'altro non altera quasi per niente l'interpretazione del sistema, e tutto sommato sono dettagli legati alla condizione o alle caratteristiche. Fatto sta che dopo le tre sostituzioni andate in scena venerdì in campionato con il Sassuolo, anche martedì con l'Eintracht in Champions la questione dovrebbe essere identica. Una sorta di andata e ritorno, uno esce e l'altro entra come nella staffetta. Partendo da un presupposto: confermata in blocco la filastrocca di quelli che, da Meret a Kim, passando per Di Lorenzo, Lobotka, Rrahmani, Osimhen, Anguissa e Kvaratskhelia hanno collezionato finora più minuti e maggiore continuità.

Gli esordi

In attesa della rifinitura in programma domani, insomma, la possibile formazione a cui sarà affidato il compito di cominciare dal primo minuto la storica missione-quarti, perché il Napoli non ha mai superato gli ottavi in tutte le sue partecipazioni in Champions, dovrebbe andare in scena così: Meret in porta; linea a quattro difensiva con Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui; terzetto di centrocampo con Anguissa, Lobotka e Zielinski; e tridente d'attacco formato da Lozano, Osimhen e Kvara. Assenza forzata per l'infortunato Raspadori. Prima convocazione europea per i due nuovi acquisti di gennaio: Gollini, uno che la Champions l'ha già giocata due volte con l'Atalanta, l'ultima nel 2021; e Bereszynski, assente dalla competizione sin dai tempi del Legia Varsavia (2016). Fuori dall'elenco consegnato all'Uefa, e dunque esclusi dal gruppo dei giocatori che domani voleranno a Francoforte, sia Zerbin sia Demme (per la seconda volta). Il terzo portiere di coppa, per esigenze di lista, sarà Idasiak e non Marfella come in campionato. 


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