NAPOLI - Dopo gli scontri di ieri, che hanno messo a ferro e fuoco il centro storco di Napoli, è stato convocato in Prefettura un comitato per l’ordine e la sicurezza straordinario, per fare il punto della situazione e calcolare una prima stima dei danni subiti dopo gli scontri che hanno visto protagonisti i tifosi tedeschi dell'Eintracht e gli ultras del Napoli.
21:46
Tutti identificati i 470 ultras dell'Eintracht
È in corso l'identificazione di tutti i tifosi dell'Eintracht di Francoforte dopo i disordini di ieri a Napoli. Sono 470 gli ultrsa tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di Polizia per le procedure di identificazione: 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone e trattenuti per l'identificazione. Poi sono stati scortati presso l'aeroporto di Fiumicino e hanno lasciato l'Italia. Altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno per essere identificati. Per ora sono 3 gli ultras tedeschi arrestati, mentre proseguono indagini e l'esame dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica.
20:15
La nota del presidente del Tar della Campania
"Il Tar ha deciso in tempo rapidissimi, senza interferire nell'attività, e nella conseguente responsabilità, dell'amministrazione, ma limitandosi a censurare evidenti profili di dubbia legittimità del primo decreto". Lo sottolinea, in una nota, il presidente del Tar della Campania Vincenzo Salamone che così spiega la vicenda dei ricorsi presentati dalla società Eintracht Francoforte contro le decisioni di vietare la vendita dei biglietti della partita Napoli-Eintracht Francoforte in prima battuta a tutti i cittadini tedeschi e, successivamente, solo a quelli residenti a Francoforte. "Ritengo doveroso precisare - aggiunge il presidente del Tar della Campania - che il giudice amministrativo valuta la legittimità degli atti alla luce dei vizi sollevati dai ricorrenti e non già sulla base di impressioni o valutazioni soggettive; non può fare, pertanto, uso di altre informazioni se non quelle che risultano dagli atti depositati in giudizio. Si precisa anche che le decisioni (cautelari) del Tar Campania, sono arrivate a poche ore dall'emanazione degli atti e dalla loro impugnazione".
17:45
Nino D'Angelo furioso contro i tedeschi
Gli atti di violenza commessi dai tifosi dell'Eintracht hanno creato il caos a Napoli e fatto infuriare il cantautore e attore Ninio D'Angelo, tifoso napoletano: "Noi tifosi napoletani che c’entriamo? Loro vengono a casa mia a scassare la mia città e io devo pagare? È normale che i napoletani abbiano reagito". LEGGI TUTTO
16:05
Abodi: "Ceferin, che autogol"
"È talmente grave quanto accaduto ed era talmente annunciato che, condividendo appieno la decisione assunta anche di concerto con il ministro Piantedosi, sono rimasto sorpreso e non poco dalle dichiarazioni di Ceferin". Lo ha detto il ministro per lo sport, Andrea Abodi, all'indomani delle violenze degli ultrà dell'Eintracht a Napoli. "Credo al rispetto dei ruoli - aggiunge Abodi, a proposito del presidente Uefa che si era detto contrario allo stop ai tifosi tedeschi - Sul tema della scurezza non si scherza. Parlare di ipotesi da lontano mi è sembrato un passaggio a vuoto, se devo usare una metafora calcistica, un autogol".
15:30
De Luca: "Occorrono misure serie e definitive"
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è espresso ancora sugli scontri tra tifosi di ieri a Napoli: "Una giornata triste e amara. Bande di delinquenti che avevamo incontrato venendo dal cantiere dell'alta velocità di Benevento. Avevamo visto mille persone con maglie nere, avevamo capito dove si andava a parare. Ci sono gemellaggi malati tra diverse tifoserie che si esaltano nella delinquenza organizzata. Occorrono misure repressive serie e definitive".
15:08
La posizione dell'Eintracht: "Inaccettabile"
"Una violenza inaccettabile". Cosi' l'Eintracht Francoforte ha definito gli atti dei suoi ultrà arrivati ieri a Napoli, all'indomani della partita di Champions. "Cose del genere non appartengono al calcio", ha commentato prima di rientrare in Germania il direttore sportivo del club tedesco, Markus Kroesche. Philipp Rescke, consigliere d'amministrazione che nei giorni precedenti alla partita aveva espresso critiche contro la decisione delle autorità italiane di vietare la vendita di biglietti ai tifosi di Francoforte, ha parlato di violenza "che fa male al calcio". "Siamo profondamente dispiaciuti per gli eventi che hanno avuto luogo a Napoli - le sue parole - Non c'è assolutamente nulla che giustifichi questa violenza... è inaccettabile. Danneggia il calcio, danneggia l'Eintracht Francoforte e danneggia i nostri sforzi per difendere i tifosi che vogliono guardare una partita senza restrizioni nello stadio".
14:38
Fiumicino, sfiorato scontro tra tifosi Eintracht, Roma e Lazio
La polizia ha scongiurato gli scontri tra i supporter di Lazio, Roma e i tifosi dell'Eintracht di Francoforte a Fiumicino, dove quest'ultimi stavano rientrando in Germania dopo il match a Napoli. LEGGI TUTTO
14:30
Attenzione del Viminale su Torino-Napoli
La tifoseria partenopea, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, sarà particolarmente messa sotto i riflettori dalle forze di sicurezza in vista del match di Serie A Torino-Napoli di domenica alle 15. I supporter si sposteranno per la prima volta in Italia dopo il divieto di due mesi imposto dal ministero dell'Interno a seguito degli scontri dell'8 gennaio in autostrada con ultrà romanisti, ai quali è stato poi comminato lo stesso divieto. E' già sold out il settore ospiti dell'Olimpico Grande Torino, quella porzione dello stadio può contenere oltre 1.500 persone. Restano delle restrizioni: i tifosi campani che hanno acquistato il biglietto devono possedere la tessera del tifoso o altre di fidelizzazione adottate dalla società. Saranno molti i napoletani: infatti, i residenti in altre regioni hanno potuto acquistare i tagliandi per altri settori. La partita contro i granata è considerata a rischio, visti gli scontri tra gli ultras delle opposte fazioni scoppiati in sfide precedenti.
14:10
Sventati avvicinamenti a hotel dei tedeschi
"Ci sono stati diversi tentativi di avvicinamento all'albergo che ospitava i tedeschi da parte di centinaia di persone di Napoli travisate e armate con aste di bandiera. E' stato sventato da 100-130 uomini a fronte di centinaia di persone che puntavano a raggiungere l'albergo e sono state affrontate con idranti e lacrimogeni". Lo ha detto il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, nella conferenza stampa alla Prefettura di Napoli. "In questi due giorni - ha detto Giuliano - ci sono stati momenti di criticità sin dall'arrivo alla stazione di Napoli dei tifosi tedeschi, con il loro trasferimento poi all'albergo su cui avevano prenotato pacchetti turistici. Abbiamo lavorato bene. Gli unici contusi sono uomini delle forze dell'ordine, tra cui un dirigente della Polizia e un ufficiale dei Carabinieri. Questo è accaduto perché la nostra intenzione era tenere separate le tifoserie e questo risultato è stato conseguito anche in momenti di maggiore criticità. Abbiamo poi fatto arresti sia in flagranza che in flagranza differita su diversi reati. Ricordo anche che nel trasferimento dei tifosi tedeschi all'albergo ci sono stati atti ostili con lanci di oggetti contro i bus. Abbiamo lavorato anche nello stop dei tedeschi in Piazza del Gesù controllata da 140 uomini delle forze dell'ordine e che hanno provveduto alla chiusura completa della piazza. Così è stato possibile evitare il contatto anche nelle ore successive alla partita. In totale sono stati mille gli operatori delle forze ordine".
13:40
Il prefetto sulle prossime partite internazionali
"Per le prossime partite internazionali a Napoli stiamo facendo sopralluoghi per trovare spazi per l'arrivo dei bus dei tifosi dall'estero. Parlo dell'Inghilterra per la partita contro l'Italia del 23 marzo e di tutte le altre tifoserie. Lo faremo in modo tale che si concentra l'arrivo nella zona del porto per poi portare i tifosi allo stadio". Sono le parole del prefetto di Napoli, Claudio Palomba, nel corso della conferenza stampa il giorno dopo i disordini per Napoli-Eintracht. Tra le possibili avversarie degli azzurri potrebbe esserci un'altra squadra tedesca, il Bayern Monaco i cui tifosi avevano contestato il ministro Piantedosi con uno striscione offensivo dopo il no alla vendita dei biglietti ai supporter dell'Eintracht Francoforte. Sul tema il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ha sottolineato come "con i colleghi della polizia inglese stiamo avendo da settimane scambi informativi sui tifosi in arrivo, così come abbiamo fatto con i colleghi tedeschi".
13:20
Le parole di De Luca
"Ieri la barbarie, oggi ci rassereniamo con la civiltà". Sono le dure parole del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, all'inaugurazione della mostra "Dialoghi intorno a Caravaggio" a Palazzo Reale, riferendosi alla giornata di disordini ieri a Napoli.
13:15
L'attacco a Uefa e Ceferin
"Quando il mondo del calcio non è più unito nella prevenzione delle violenze i teppisti ne approfittano immediatamente per scontrarsi con le tifoserie opposte e le Forze dell'ordine, qualsiasi piano di sicurezza viene messo a dura prova. Così è stato per la partita Napoli-Eintracht Francoforte, con il ricorso della società tedesca al divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Germania, accolto dal Tar campano, per cui le autorità di Pubblica sicurezza hanno emesso un nuovo provvedimento, ma il danno era stato già fatto". Così Enzo Letizia, segretario dell'Associazione nazionale funzionari polizia sugli scontri avvenuti ieri a Napoli. "I tifosi violenti - sostiene Letizia - si sono giovati dell'azione giudiziaria della società di calcio del Francoforte non sentendosi più soli a cui si è aggiunta la dichiarazione improvvida del presidente del Uefa contro il divieto di ingresso dei tifosi dell'Eintracht al Maradona di Napoli. Quando le Istituzioni calcistiche e le società contestano le decisione delle Autorità di Pubblica Sicurezza, in questo caso basate su evidenze chiarissime, si aprono le porte alle violenze, agli scontri, alle devastazioni di piazze e vie della città".
13:00
Lo sfogo di Giannelli
"Ora basta! Gli attacchi, scomposti e ingiusti, che nelle ultime ore stanno colpendo in maniera indiscriminata il sistema della sicurezza italiana hanno davvero superato il limite". Così Antonio Giannelli, presidente del Sinpref, sindacato della carriera prefettizia. "Le ovviamente legittime posizioni politiche contrapposte - sostiene Giannelli - non possono giungere ad una vera e propria delegittimazione dell'operato di donne e uomini che, ogni giorno, in silenzio e a rischio personale, tutelano la sicurezza di tutti, salvando vite umane o assicurando la convivenza civile. In questo contesto - sottolinea - il trovare in ogni accadimento, seppur gravissimo come i fatti di Napoli, l'occasione per attaccare il ministro dell'Interno non può continuare ad essere il tratto caratterizzante di un'azione che, così facendo, mina la credibilità di un'Istituzione che rappresenta con la rete delle Prefetture il volto della Repubblica sui territori". "Nell'esprimere, pertanto, la più convinta solidarietà alle Forze di Polizia, al Prefetto di Napoli e a tutti i colleghi impegnati su tanti fronti caldi - conclude il presidente del Sinpref - si auspica che una serena valutazione dei fatti torni a connotare i giudizi sull'operato del ministero dell'Interno, anche alla luce delle determinazioni degli altri poteri dello Stato come pure delle Istituzioni europee che su esso incidono".
12:30
I reati contestati ai tifosi napoletani
Resistenza a pubblico ufficiale e lancio di materiale atto ad offendere. Questi i reati contestati ai tifosi napoletani che sono stati arrestati per gli scontri prima e dopo la gara con l'Eintracht. Tra le persone coinvolte figura un ultras del Napoli già protagonista di scontri tempo fa a Cagliari e sottoposto a Daspo. Quattro le persone già arrestate, la quinta misura, già emessa, deve essere ancora eseguita.
11:40
De Laurentiis e la frase sulla festa dei tifosi
In chiusura della conferenza stampa, il presidente del Napoli De Laurentiis ha svelato un particolare che riguarda la tifoseria e la città. LEGGI DI PIU'
11:35
De Laurentiis: "Ceferin si commenta da solo"
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sul presidente della Uefa: "Io di Ceferin non parlo, si commenta da solo. Il Maradona ospietrà una gara bellissima, come Italia-Inghilterra. Io invito i napoletano a venire allo stadio e far sentire il proprio calore. E' molto importante voltare pagina, metterci tutto alle spalle. Mi meraviglio come la Uefa non l'abbia messa di domenica, preferendo una gara a Malta. Ma questo fa capire in che mani stiamo, dal punto di vista dell'organizzazione e del marketing. Se inviterò Ceferin? Non serve. E' l'organizzatore delle manifestazioni europee, quindi può entrare dove vuole".
11:30
Il piano per i ristori
Il Prefetto Palomba sui ristori per i commercianti e la possibile richiesta di danni alla Germania. "E' presto per dirlo. Con il sindaco abbiamo concordato un appuntamento a livello internazionale. E' importante che le persone che hanno subito danni siano risarcite in tempi brevissimi".
11:18
Manfredi: "Dichiarazioni di Ceferin inaccettabili"
Il sindaco Manfredi torna tira in ballo il presidente dell'Uefa Ceferin: "Noi temevamo quello che poi è successo. Non vendere i biglietti non basta. Ci sono delle tifoserie, anche gemellate, che girano per l'Europa per fare danni. Quando ci sono stati incidenti nell'area di servizio in Italia, nessun napoletano è potuto andare in trasferta. E sono stati colpiti i tifosi onesti. Anche ora non si può generalizzare e colpire tutti i tifosi tedeschi. La gestione deve essere diversa. A livello europeo ci vuole un'azione mirata per evitare che questi gruppi di teppisti vadano in giro a sfasciare le città e danneggiare anche le società calcistiche. Le dichiarazioni di Ceferin sono inaccettabili. Partono dal presupposto che a Napoli ci sono i delinquenti e che gli altri sono santi e arrivano quì a fronteggiare persone violenti. I violenti ci sono ovunque e vanno tolti di mezzo, separandoli dai tifosi. Altrimenti queste cose si ripeteranno sempre".
10:55
Cresce il numero degli arresti
È salito a 8 il numero delle persone arrestate dopo gli scontri di ieri tra tifosi dell'Eintracht, gli ultras del Napoli e le forze dell'ordine. Cinque sono italiani e 3 i tedeschi. Lo ha dichiarato il Questore di Napoli Alessandro Giuliano durante la conferenza stampa che si sta tenendo in prefettura.
10:45
De Laurentiis: "Ero a Francoforte ed avevo capito ciò che era successo"
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla giornata di ieri: "Sono stato a Francoforte e dopo aver visto la loro curva, che mi ricordava il tifo ancestrale che vivevo in serie C quando ho iniziato il mio percorso, immaginavo quello che sarebbe successo. Sembrava un tifo diverso, che non inneggiava ai valori dello sport. Voi conoscete la sigla A.C.A.B.? Quando c'è di mezzo l'autorità costituita, i reietti non aspettano altro che unirsi, per fronteggiare le forze dell'ordine. Tutto quello che può essere racchiuso nel confronto tra tifoserie, è in realtà un pretesto per mettere a dura prova l'ordine costituito. Io ieri ho visto uno spettacolo straordinario allo stadio. Lo sport è sport e il tifo deve essere sano, perchè allo stadio ci vanno famiglie, bambini, adolescenti ai quali non bisogna far assumere droghe o far vedere armi. Il leit-motiv di qualche persona è: Il Napoli siamo noi. Ieri erano fuori, come cani sciolti, con la scusa di fronteggiarsi con i tedeschi, ma in realtà erano pronti ad affrontare le forze dell'ordine. Sono anni che chiedo che venga applicata la legge inglese negli stadi. Vorrei si applicasse qui la legge inglese negli stadi, l'ho detto alla Meloni. Volete che usiamo i nostri soldi per impianti poi devastati? Bisogna regolamentare la frequentazione dello stadio che deve essere un luogo sacro. Sono stato fiero di aver dato ieri l'immagine di uno stadio da calcio inglese. Non posso parlare della Uefa, si rappresenta da sola, ho letto che il Direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha centrato il punto: io lo farò a fine campionato".
10:38
Il sindaco Manfredi: "Danneggiati cinque autobus"
Il sindaco di Napoli Manfredi sui danni subiti dai commercianti in città: "Dentro lo stadio la gara è stata bella, vissuta con tranquillità. Ciò che è successo fuori è inaccettabile. Il vero rischio però non si vive all'interno degli impianti, ma fuori, Si tratta di gruppi che si muovono con stretegie militari che si muovono in tutte le città, anche con l'aiuto di altre tifoserie. Noi, come Comune, abbiamo cercato di dare supporto al lavoro della Questura. Ho sentito il Ministro Piantedosi, gli ho chiesto di far ripartire il più presto possibile i tifosi da Napoli, essendo il post partita molto rischioso. Ed è avvenuto tra questa notte e le prime ore del mattino. Abbiamo avuto 5 autobus danneggiati dagli scontri e faremo presente in tutte le sedi competenti che è necessario dare la possibilità di un ristoro dei danni che c'è stato anche per i commercianti. Lavoreremo in questa direzione, faremo una quantificazione. Noi come Anm abbiamo avuto tra i 10 e i 20mila euro di danni agli autobus".
10:35
Identificati tutti i tifosi tedeschi: sono 470
E' in corso l'identificazione di tutti i tifosi dell'Eintracht di Francoforte, protagonisti dei disordini di ieri a Napoli. Sono 470 gli ultrà tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di Polizia per le procedure di identificazione: 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone, mentre altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno per essere identificati.
10:30
Il Questore Giuliano: "Sei agenti feriti"
Alessandro Giuliano, questore di Napoli: "Innanzitutto ci tengo a ringraziare, senza retorica, il grande lavoro delle forze dell'ordine. Come sapete abbiamo già effettuato sette arresti, quattro in flagranza e tre in differita. Anche dopo la fine della partita ci sono stati numerosi interventi, che hanno evitato il contatto tra i tifosi tedeschi e quelli del Napoli. Più di 1000 agenti delle forze dell'ordine hanno lavorato per evitare ulteriori problemi. Al momento ci sono sei agenti della Polizia feriti".
10:20
Il Prefetto sul corteo dei tifosi tedeschi
Il prefetto di Napoli Claudio Palomba spiega: "Molti chiedono il motivo per cui è stato scelto di far sfilare i tifosi dell'Eintracht per la città. Lungo il corteo non è successo nulla. Si trattava di persone che non erano in possesso di armi. Si è deciso di seguirli e accompagnarli. Qualora si fossero divisi sarebbe stato più difficile controllarli. Non c'è mai stato un contatto diretto tra le due tifoserie".
10:18
Presenti anche i tifosi dell'Atalanta
Il Prefetto Claudio Palomba sulla presenza dei sostenitori dell'Atalanta: "I tifosi tedeschi sono arrivati in maniera sparsa e con alcuni bergamaschi, già presenti alla gara di Francoforte. Esiste un gemellaggio tra le tifoserie dell'Eintracht e dell'Atalanta. Noi abbiamo avuto la certezza del loro arrivo da Salerno. Da martedì sera, grazie al lavoro della polizia, queste persone sono rimaste in albergo".
10:10
De Laurentiis in prefettura
Anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è presente alla riunione in prefettura dopo gli scontri tra i tifosi del Napoli, gli ultras dell'Eintracht e le forze dell'ordine. Presenti il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e il sindaco, Gaetano Manfredi.
9:50
Anche tre tifosi tedeschi arrestati
Ci sono anche tre tedeschi tra i primi 7 arrestati nella notte a Napoli dalla Polizia per gli scontri avvenuti sia in piazza del Gesù nel pomeriggio che in tarda serata nei pressi dell'albergo sul lungomare.
9:30
Sette tifosi del Napoli arrestati
Sette tifosi napoletani sono stati identificati ed arrestati nel corso della notte, per gli scontri con le forze dell'ordine prima e dopo la sfida di Champions League con l'Eintracht di Francoforte. LEGGI DI PIU'
9:20
Tifosi dell'Eintracht, concluso il rientro
I tifosi dell'Eintracht hanno lasciato il loro albergo a Napoli e sono rientrati in Germania. LEGGI DI PIU'