MILANO - Dopo il sogno svanito solamente nella finale di Istanbul contro il Manchester City torna a suonare l'inno della Champions League per l'Inter, che punta a ripetere l'impresa della scorsa stagione in Europa. Forti del derby dominato contro il Milan e di un perfetto avvio di stagione in campionato, i nerazzurri vogliono continuare a correre ma l'esordio non sarà facile, contro la Real Sociedad a San Sebastian dove Simone Inzaghi non avrà a disposizione Hakan Calhanoglu (fermato da un affaticamento muscolare) e Juan Cuadrado (tendinite al ginocchio).
Real Sociedad-Inter, le parole di Inzaghi
Il tecnico, però, non si nasconde: "Le parole di Guardiola fanno piacere. Sappiamo come è andata la finale di Istanbul, è stata un onore giocarla e un episodio avrebbe potuto cambiare la fine di quel match - ha detto Inzaghi alla vigilia della sfida contro i baschi -. Ci siamo lasciati qualcosa di speciale da quella sera, dall'abbraccio dei tifosi sembrava avessimo vinto. Quest'anno ricominciamo contro una squadra forte ma vogliamo riprovare a fare quello dello scorso anno. Quello che ci ha lasciato lo scorso anno è speciale. L'abbraccio finale con i tifosi non lo scorso facilmente. È stata una bellissima cavalcata, senza dimenticare il girone difficile da superare. I ragazzi sanno che lavorando tutti insieme possiamo fare ottime cose come fatto in questi anni". Non sarà però una gara semplice e Inzaghi avverte i suoi: il derby è il passato: "Abbiamo rivisto il match con il Milan, le cose fatte bene e quelle in cui si poteva far meglio. È stata una grande serata per noi stessi, per i nostri tifosi, ma è il passato - ha sottolinato Inzaghi -. Conta la Real Sociedad e domani sarà anche una partita intensa. La Real Sociedad ha tanti giocatori di qualità e dovremo fare una partita importante, da vera Inter".
Real Sociedad-Inter, la vigilia di Alcuacil
Intanto però anche la Real Sociedad ci crede. Parola del tecnico Imanol Alguacil, che in conferenza stampa ha provato a caricare così i suoi: "Preferisco non parlare dell'Inter, perché se parliamo delle sue forze o dei suoi grandi giocatori, alcuni potrebbero pensare che sia meglio non scendere in campo - le sue parole -. Ma è esattamente il contrario, dobbiamo essere noi stessi. L'anno scorso hanno giocato la finale e avrebbero potuto vincerla, stanno dominando in Serie A ma dobbiamo scendere in campo con molto rispetto, umiltà e consapevolezza che si tratta della Champions League in casa nostra, qualcosa di speciale e diverso. Dobbiamo godercela, ma per competere".