
Se le parole hanno un senso, e ce l’hanno, allora Garcia ha già pronta la formazione con cui affronterà stasera il Real Madrid: «Affrontiamo avversari forti, possenti e alti». E dunque, giocherà Olivera esterno di sinistra basso, perché sui palloni che spioveranno dalle bandierine dei calci d’angolo o sulle punizioni laterali, bisognerà aggiungere centimetri. A Mario Rui, portoghese, piede delicato, chiamato da Spalletti «il professore», viene attribuita un’altezza di un metro e sessantotto e ci sta. Ma Mathias Olivera, uruguayano, spesso titolare con Spalletti in Europa - per lo stesso motivo - ci aggiunge sedici centimetri, arriva a 1,84 e può andare a fare a spallate con chi capita. Il Real riempie l’area, porta Bellingham (1,86), Rudiger (1,90), Tchouameni (1,87), Camavinga (1,82), se c’è anche Joselu (1,92). Garcia ha Di Lorenzo (1,83), Natan (1,88), Ostigard (1,82), Osimhen (1,85): gliene serve un altro per costuire il castello. Le parole hanno un senso.