Mourinho bacchetta l'allenatore del Lugano: "Sembra me da giovane..."

Reduce dal successo per 4-3 con gli svizzeri nell'andata del secondo turno preliminare di Champions League, l'allenatore portoghese attacca anche la Uefa: le sue parole
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THUN (SVIZZERA) - È un José Mourinho letteralmente scatenato quello che, ieri sera (martedì 23 luglio), ha esordito sulla panchina del Fenerbahce in un match ufficiale. Trascinati dalla tripletta dell'eterno Edin Dzeko, i 'canarini gialli' turchi hanno battuto 4-3 in trasferta gli svizzeri del Lugano nell'andata del secondo turno preliminare di Champions League. Al termine della pirotecnica sfida, lo Special One ha dato spettacolo: dagli attacchi alla Uefa per il campo sintetico fino al rimprovero per il suo omologo Mattia Croci-Torti, tecnico del Lugano.

Mourinho, che bordata alla Uefa: "Campo sintetico? Inaccettabile"

Il post partita dell'ex allenatore di Roma e Inter inizia con un attacco diretto alla Uefa. Il motivo? Il campo sintetico non idoneo, secondo la sua analisi, per le partite di Champions League: "Non volevamo trovare scuse prima della partita, ma era difficile giocare su un campo sintetico, era difficile adattarsi. I giocatori hanno avuto difficoltà a palleggiare. È inaccettabile giocare su una superficie del genere a livello di Champions League", la denuncia dello Special One che poi spiega: "Se vogliamo giocare a calcio ad alto livello, questo terreno sintetico non lo fa. Perché il palleggio della palla è stato un fattore efficace in senso negativo. Non capisco perché la Uefa permetta di giocare a calcio su questo campo sintetico, non capisco perché una buona squadra come il Lugano giochi su questo campo, non produce un buon risultato. Ci sono stati 7 gol, alla gente piacciono i gol".

Mourinho bacchetta Croci-Torti: "Sembra me da giovane"

Il neo tecnico del Fenerbahce si è poi espresso nei confronti dell'allenatore del Lugano, Mattia Croci-Torti: dopo averlo elogiato - "Mi piace" - il portoghese non ci ha pensato due volte a bacchettarlo: "Sembra me da giovane", sottolinea Mourinho. "Parla troppo, si lamenta troppo. È l’emotività della gioventù. Lui è più fortunato di me, perché quando io mi comportavo così, venivo sempre espulso".


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