Leao, Capello durissimo: "Ha bisogno di una ripetizione". E Di Canio....

L'attaccante del Milan è stato sostituito al 60' della sfida in Champions con il Bruges e a fine gara non ha festeggiato coi compagni di squadra
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Il Milan ha battuto 3-1 il Bruges nella terza giornata di Champions League. Leao è stato sostituito al 60' da Chukwueze. A fine gara l'attaccante portoghese ha fatto rientro negli spogliatoi senza festeggiare la vittoria con i suoi compagni di squadra. Dagli studi di Sky Sport è arrivato il commento di Fabio Capello: Leao non ha fatto una buona partita, ma non ha capito ancora abbastanza bene la lezione. Deve fare qualche ripetizione. Doveva aspettare la fine della partita, andare in campo e festeggiare con i compagni di squadra, essere contento per Camarda che ha segnato, anche se poi il gol gli è stato annullato. Non dobbiamo pensare a Leao come leader. Dobbiamo pensare a Leao come un giocatore fuori dagli schemi. O lo prendi così… Deve capire anche lui, deve accettare di non essere indispensabile, soprattutto adesso. Da questo momento. Deve cambiare atteggiamenti. Anche per essere accettato e supportato dai propri compagni. Certi atteggiamenti non vanno bene".

Leao, la metefora di Di Canio e la sottolineatura di Condò

Decisamente più duro Paolo Di Canio, già protagonista di un botta e risposta con Leao dopo Lazio-Milan: “Per me non basta aver saltato tre volte un diretto avversario del Bruges per reputare la sua una buona partita. Nella sfera tecnica non ha tanta intelligenza nel combinare con i compagni. Nella fase del passaggio hanno fatto meglio Okafor e Chukwueze. Mister Capello è diventato più morbido, se vincevamo ma sbagliavamo un passaggio si faceva sentire. Non parlo tecnicamente di Leao. Parlo del pacchetto Leao. Ormai ho capito cos’è Leao. Ora lo dico e poi non ne parlo più. È come se mi dicessero: che orologio bellissimo che hai, Paolo! Se lo guardi da lontano. Cos’è: un Vinicius Junior? Un Thierry Henry? Ah no, aspetta… è un vintage? Un Robben? Ah! No! È una copia! Una buona copia. Se lo osservi da vicino è una copia, anche fatta discretamente. Non proprio bene.

Paolo Condò ha aaggiunto e concluso: “Non mi preoccuperò più di quello che fa Leao quando esce fuori dal campo perché non ho più aspettative. Per me in campo ha fatto una partita da 6”.


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