Roma-Zorya 4-0: Zaniolo show, gol e assist. Abraham, che rovesciata!

L'attaccante inglese realizza una doppietta nel secondo tempo, a segno anche Carles Perez. I giallorossi restano secondi nel girone di Conference League
Roma-Zorya 4-0: Zaniolo show, gol e assist. Abraham, che rovesciata!© LAPRESSE
Valerio Minutiello
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Mourinho l'aveva presentata come una finale, forse esagerando un po'. I suoi giocatori comunque hanno recepito il messaggio, giocando una partita praticamente perfetta, dominata e vinta per 4-0 senza problemi. Certo, lo Zorya era un avversario modesto, ma il ricordo della figuraccia con il Bodo Glimt in Conference League era ancora vivo. Zaniolo, schierato in attacco con Abraham, si è ripreso la scena con un gol e un assist. Il gioiello giallorosso, dopo le due panchine che avevano fatto un po' di rumore, ha fatto parlare il campo mandando in tilt la retroguardia dello Zorya per 69', fino a quando ha lasciato il posto a Shomurodov tra gli applausi dei 35 mila tifosi all'Olimpico. Si sono rivisti i suoi strappi, le sue progressioni e le sue giocate.

Riscatto Abraham

Anche Abraham si è riscattato, mostrando tutte le sue qualità: l'attaccante inglese ha firmato il tris in avvio di ripresa, chiudendo di fatto la partita. Poi ha segnato con una rovesciata bellissima al 75', che ha cancellato i tanti errori sottoporta, quando era già pronto il cambio con Borja Mayoral. Tra i più positivi anche un ispirato Carles Perez, che ha trovato il gol del 2-0 e si è procurato un rigore, sbagliato da Veretout. Insomma, Mourinho può essere sicuramente soddisfatto. El Shaarawy e Mkhitaryan hanno giocato una grande partita, anche se fuori ruolo: da terzino il Faraone (confermando le prestazioni precedenti), da centrale davanti alla difesa l'armeno. Il tecnico portoghese al 79' ha fatto debuttare anche Missori, classe 2004, entrato al posto di Mkhitaryan. L'unica nota negativa della serata è la vittoria del Bodo Glimt contro il Cska Sofia, che lascia i giallorossi secondi nel girone. Per il primato che eviterebbe gli spareggi bisogna vincere in casa del Cska all'ultima giornata, sperando che il Bodo non batta lo Zorya. Con questa vittoria comunque, la Roma è sicura di andare avanti in Conference.

Due gol per tempo

La Roma ci mette poco a sbloccare la partita. Lo Zorya se la gioca a viso aperto, con una difesa alta, e la squadra di Mourinho non fatica a trovare spazi in verticale. Al 15’ Carles Perez imbeccato da un assist delizioso di esterno destro di El Shaarawy non sbaglia davanti alla porta. I giallorossi sono pienamente in controllo della partita: concedono allo Zorya un tiro insidioso sugli sviluppi di un calcio d’angolo e nient’altro. Zaniolo fa vedere subito di essere in serata, si muove su tutto il fronte d’attacco e ha il piede caldo. Al 28’ ci prova con un sinistro potente, neutralizzato da Matsapura in tuffo. Cinque minuti dopo però il portiere non può fare nulla sul suo destro imparabile, da posizione defilata. Al 40’ la Roma ha l’opportunità di chiuderla, quando Carles Perez si procura un rigore dopo una grande azione personale. Dal dischetto però Veretout sbaglia ancora, com’era successo nella trasferta a Torino con la Juve. Secondo rigore consecutivo sbagliato per il francese, che non riesce a scacciare i fantasmi dell’Allianz Stadium. Il tanto atteso gol di Abraham arriva al 46’: un pallone da appoggiare in porta su assist perfetto di Zaniolo, nemmeno trenta secondi dopo l'inizio della ripresa. Un minuto più tardi l’attaccante inglese va a un passo dalla doppietta, e poi si divora un altro gol facile. Lo Zorya alza ancora di più il baricentro lasciando delle praterie ai giallorossi. All'ennesimo tentativo Abraham firma la doppietta nel modo più difficile, con una rovesciata spettacolare, prima di lasciare il posto a Borja Mayoral. Nel finale la Roma gestisce senza grandi affanni. Shomurodov sfiora il 5-0 al 90', poi Karsdorp e Mancini prendono due ammonizioni sicuramente evitabili, che però non possono rovinare una bella serata. Da menzionare anche il ritorno tra i titolari di Smalling: non è stato impegnato granché, ma il suo è un rientro importante.


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