Bivio Fiorentina: Italiano si affida ai colpi di Jovic

Sfida da dentro o fuori in casa degli Hearts. Il tecnico rilancia così l'ex Real: "Sta crescendo, speriamo tutti che possa trovare la scintilla"
Bivio Fiorentina: Italiano si affida ai colpi di Jovic© Getty Images
Andrea Giannattasio
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Dentro o fuori, prendere o lasciare. La Fiorentina si gioca nella notte di Edimburgo una fetta preziosa del passaggio del turno in Conference League e per farlo, contro gli Hearts, è pronta ad affidarsi all’orgoglio di quei giocatori che fino ad oggi non sono riusciti ad esprimere tutto il loro potenziale. A cominciare da Luka Jovic, il grande investimento dell’estate (ma solo per l’ingaggio di 2,5 milioni, visto che è arrivato a zero) che per adesso più che una stella lucente è risultato a malapena una timida luce a neon. I minuti finali della sfida di Bergamo però, dove il numero 7 ha giocato nell’inedita posizione di trequartista, hanno per la prima volta fatto intravedere qualcosa di diverso. Questione di atteggiamento, di sguardi ma anche di rabbia. Di orgoglio, appunto. Il serbo ha reagito al meglio alle due esclusioni di fila in campionato (è stata sua l’unica opportunità per provare a pareggiare la partita del Gewiss) e non è un caso che Italiano, in vista dei 90’ più importanti della stagione (i viola stazionano a -2 dagli scozzesi, secondi in classifica), sia deciso a rilanciare dall’inizio l’attaccante, mai stato titolare nelle gare del giovedì.

Mille giorni dopo

Il palcoscenico europeo, del resto, è un territorio che Jovic ha saputo (e bene) padroneggiare in più di una circostanza. Fin da quando cioè, nel 2018/19, condusse l’Eintracht alle soglie della finale di Europa League con 10 gol in 14 gare, arrestando la corsa solo al penultimo atto contro il Chelsea di Sarri. Ed è proprio da quella semifinale del 9 maggio 2019 che il serbo non ha più provato la gioia di segnare un gol sulla scena internazionale. Un digiuno di 1.246 giorni che adesso è determinato a spezzare: «Dopo la sconfitta di Bergamo ho detto che avevo visto segnali incoraggianti dai giocatori che erano subentrati e tra questi mi riferivo a Luka», ha spiegato Vincenzo Italiano: «Ha fatto 20’ di alto livello perché ha mostrato più dinamismo. Ma dobbiamo avere ancora molta pazienza con lui, tanti pensano che Jovic sia al lavoro con noi da otto mesi ma in realtà è appena all’inizio della stagione».

Trasferta amara

Fiducia, dunque, ma non ossessiva pressione. Anche perché, come altri compagni, l’ex Real non può essere soddisfatto del rendimento fin qui accumulato (un gol in 572’): «Luka sa che il suo score non rispecchia le aspettative che aveva quando è arrivato. Per questo mi auguro che possa ritrovare la giusta scintilla». Ma oltre ai numeri legati al serbo, ce ne sono altri che la Fiorentina spera di migliorare da stasera: su tutti quelli relativi alla vittoria in trasferta (che manca da quasi sei mesi) e all’unico gol segnato lontano dal Franchi in stagione. Battere gli Hearts significherebbe superare in classifica proprio la formazione di Neilson («Dobbiamo sfruttare il fattore campo: mi preoccupa Kouame ma sappiamo come limitarlo» ha raccontato) e mettere la freccia per il passaggio del turno.

Gemellaggio

Ad assistere alla sfida del Tynecastle Park (che sarà tutto esaurito con 20.000 spettatori, di cui 800 in arrivo dall’Italia) ci sarà anche un tifoso speciale, ovvero il sindaco Dario Nardella, che ha scelto di seguire la squadra in Scozia (ha volato assieme ai giocatori) visto che Edimburgo e Firenze sono città gemellate.


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