Romero in pole, ma il rinnovo ora è a rischio

L’argentino può tornare titolare, ma ci sono inquietudini extra campo: preoccupa il caso contratto
Romero in pole, ma il rinnovo ora è a rischio© LAPRESSE
Daniele Rindone
4 min

CLUJ (dall’inviato) - Mal di pancia veri, nasi rotti, stiramenti, squalifiche, sciagure. Format d’emergenza senza Milinkovic, Zaccagni, Pedro, Patric (appiedato) e Romagnoli. Sarri ha preparato Cluj-Lazio per gestione e non per visione. Ha ritrovato Milinkovic ieri mattina, era impresentabile dopo tre giorni di assenza causa virus intestinale, l’ha lasciato a casa. Il virus aveva colpito Marcos Antonio di striscio: «Ha avuto un problema simile a Milinkovic con un rapporto da 1 a 10», la canzonatura di Sarri. Il virus ha messo ko Zaccagni: «Febbre alta», il bollettino enunciato dal tecnico, anche spin doctor. Sarri ha dovuto ripensare l’attacco considerando che Cancellieri non è al top per via di un colpo (sorpresa di ieri). Le condizioni dell’azzurrino lanciano in rampa Luka Romero, in piena bega contratto. C’è l’accordo con lui, balla sempre il pagamento dell’operazione al manager Ramadani, non è ancora chiuso. Il patto prevedeva il riconoscimento di una commissione di 5 milioni appena il ragazzo sarebbe diventato maggiorenne (lo è da novembre) e avrebbe firmato il rinnovo. Lotito, nonostante i patti, cerca uno sconto. Il rinnovo era sul filo nei giorni scorsi, l’incertezza sarebbe cresciuta dopo un contatto recente. C’è il rischio che l’affare salti. Sarebbe clamoroso. Romero è in scadenza a giugno, è già libero di accordarsi con altre società. Finora sia Ramadani che la famiglia del giocatore hanno considerato primaria la firma con la Lazio. Se non ci saranno più le condizioni per chiudere si guarderanno attorno.

Le mosse

Romero non gioca titolare da Juve-Lazio del 13 novembre, può rigiocare oggi, partendo da destra. Immobile si accomoderà sul trono di re, Felipe Anderson può essere spostato a sinistra. Senza Milinkovic, tocca a Sarri decidere il centrocampo. Luis Alberto è l’unico che può garantire fantasia. Per Vecino sarebbe la terza di fila da titolare. Basic scalpita, è finito ai margini. Molto dipende dalla scelta del regista. Marcos Antonio attendeva il risarcimento dopo il cambio dell’andata subito per colpa dell’espulsione di Patric. Non è in perfette condizioni. Sarri ieri ha parlato di «partita fisica», ecco perché potrebbe optare per Cataldi. In ogni caso prevede Marcos Antonio in campo solo con due bodyguard ai fianchi, gente della stazza di Milinkovic, Vecino o Basic. «Rispetto a Salerno qualcuno cambierò a centrocampo, non tutti e tre sicuramente», la frase indicativa di Sarri. Sono rimasti due centrali difensivi, Gila e Casale. Lo spagnolo aveva carburato all’andata con il Cluj, Casale è costretto a sacrificarsi. Lazzari spera nel rilancio europeo, in campionato non trova spazio. Hysaj è in pole su Marusic a sinistra. Il montenegrino è tra i più spremuti. Sarri ha dovuto convocare i baby Renzetti (portiere), Floriani Mussolini (terzino), Ruggeri (difensore centrale) per arrivare a 21 giocatori.

I recuperi

Mau ha fatto e rifatto il punto infermeria: «Romagnoli è sulla via della guarigione. Radu non ha ancora fatto controlli. Pedro potrebbe allenarsi con la mascherina nei prossimi giorni, dipende dai tamponi». Lo spagnolo ieri sera aveva in programma una visita dopo l’operazione post-Salernitana. Sarri spera di avere Milinkovic, Zaccagni e Pedro per lunedì contro la Samp. Romagnoli farà un tentativo per Napoli, si giocherà venerdì 3 marzo al Maradona.


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