La moviola di Fiorentina-Lech: Obrenovic è un disastro, manca un rigore

Il direttore di gara sloveno si rivela troppo permissivo ed è tardivo nel tirar fuori i cartellini
La moviola di Fiorentina-Lech: Obrenovic è un disastro, manca un rigore© Getty Images
Dario Cervellati
2 min

Il disastro della gestione disciplinare di Obrenovic (voto 4) lo ha certificato, indirettamente, il cambio deciso al 31' pt da Van den Brom. Anche l'allenatore del Lech Poznan si era accorto che Czerwinski avrebbe dovuto lasciare il campo perché espulso, per somma di ammonizioni, e allora ha anticipato l'arbitro sloveno, che stava graziando il numero 44 degli ospiti, sostituendo il suo giocatore. Di tre falli da ammonizione commessi da Czerwinski Obrenovic ne ha infatti sanzionato col cartellino, giustamente estratto nell'occasione, solo uno, quello al 23' pt per tra ttenuta su Sottil. Ne mancano però uno al 20' pt e uno al 27' pt, col giocatore già ammonito, sempre per trattenute su Sottil che stava avviando azioni potenzialmente pericolose.

Il rosso che manca

Da cartellino rosso diretto doveva essere anche la gomitata rifilata, al 17' pt, da Sobiech, solo ammonito, a Milenkovic. Il campanello che avrebbe dovuto far scattare sull'attenti il Var è la mano chiusa del giocatore del Lech Poznan, gesto automatico tipico di chi carica il braccio per dare un colpo e non solo per mantenersi in equilibrio. Eccessiva l'ammonizione al 35' pt di Milenkovic, che era diffidato. Il rigore giustamente assegnato dopo OFR per l'intervento di Terzic sullo stinco di Skoras fa crescere i dubbi sulla scelta di non punire l'azione di Murawski al 28' pt: il difendente rischia perché, anche se l'intensità del colpo non sembra eccessiva, allarga il braccio col solo intento di disturbare e andare a colpire Gonzalez.


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