Giocatori e dirigenti della nazionale nigeriana sono rimasti bloccati per quasi quindici ore all'aeroporto di Al Abraq, in Libia. Il volo che trasportava la Nigeria, che domani dovrebbe scendere in campo contro la Libia per un match di qualificazione alla Coppa d'Africa 2025, è atterrato su ordine delle autorità libiche all'aeroporto di Al Abraq e non a Bengasi dove era programmato l'arrivo, secondo quanto riporta la Bbc.
Troost-Ekong: "In queste condizioni non possiamo giocare"
Secondo le autorità la squadra dovrà, adesso, viaggiare per altre tre o quattro ore da Al Abraq a Bengasi. "In queste condizioni non possiamo giocare. Hanno deviato il nostro aereo e ci hanno tenuti in ostaggio in questo aeroporto per oltre dodici ore senza alcuna disposizione. Il nostro pilota, che è tunisino, è uscito e rientrato dopo alcune ore. Non è stato trattato come un ostaggio e gli è stato detto che negli hotel vicini avrebbero accettato soltanto lui e nessun altro membro dell'equipaggio nigeriano", ha raccontato il capitano William Troost-Ekong in alcune storie su Instagram. "Queste condizioni non sono accettabili e così non possiamo giocare", ha concluso l'ex Udinese.