FIRENZE - Stefano Pioli, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa della semifinale d'andata di Coppa Italia contro i nerazzurri. Queste le sue parole: "Atalanta? È una squadra con un gran livello fisico ed hanno sempre la stessa interpretazione della gara. Hanno giocatori come Zapata, Ilicic e Gomez che sono molto pericolosi e non a caso sono il miglior attacco del nostro campionato ma ultimamente stanno subendo di più. Bisogna tenerli in grande considerazione, ma qualità e velocità sono anche nostre qualità. Servirà attenzione da entrambe le parti, siamo due squadre abbastanza simili e la differenza la faranno gli episodi, dovremo sfruttare ogni minima occasione. Calendario? Avrei preferito un trattamento più equo, qualcuno dei miei giocatori è stanco ma credo sia normale e le motivazioni ci aiuteranno a superare queste difficoltà. Vogliamo prendere dei vantaggi per la gara di ritorno. Obiettivi? La quota per l'Europa è a 60 punti, intanto pensiamo a farli".
POLEMICHE - "La partita con l'Inter? Senza il VAR sarebbe finita 2-2. Non voglio tornare indietro, ma con il rigore di polpastrello dell'andata loro presero due punti in più. Non sono preoccupato per l’arbitraggio: tutti dovranno dare il massimo. Nelle polemiche si è lasciato da parte la qualità della prestazione. L’Inter ha fatto solo cinque tiri in porta contro i quindici di media. Abbiamo fatto una grande prestazione. Non deve essere messo in discussione l'utilizzo del VAR, senza ci sarebbero stati molti più errori. È un aiuto che abbiamo fortemente voluto. Gli errori ci sono e vanno accettati come andavano accettati anche prima. Mi auguro che ci sia sempre maggiore serenità. È sempre la qualità dell’arbitro che fa la differenza“.
FORMAZIONE - "Già la settimana scorsa avevo ben chiara la squadra da schierare contro l'Inter e l'Atalanta e se non ci saranno intoppi la schiererò, anche se mancheranno due giocatori importanti come Pezzella e Mirallas. Milenkovic? Sta bene e si è allenato ieri: dove giocherà lo deciderò domani mattina. Muriel? Cercavamo un giocatore di qualità che potesse inventare qualcosa di importante dal nulla, abbiamo trovato difficoltà contro le squadre più chiuse e giocatori di talento come lui aiutano. Simeone? Ha passato momenti difficili perchè non segnava, ma le prestazioni le ha sempre offerte. Chiaramente non era contento di stare fuori, ma non è mai mancato nel supportare gli altri ragazzi. Chiesa? Ha sempre grandi motivazioni, ha svoltato in maniera definitiva.