Juve-Udinese 4-0: Dybala e Higuain regalano a Sarri i quarti di Coppa Italia

Bianconeri travolgenti allo Stadium. La Joya si regala una grande doppietta e la standing ovation del pubblico. Di Higuain e Douglas Costa le altre reti della serata. Emre Can ancora fuori e sempre più vicino all'addio
Juve-Udinese 4-0: Dybala e Higuain regalano a Sarri i quarti di Coppa Italia© EPA
Simone Zizzari
6 min

Quattro gol, un Dybala alieno e un gioco finalmente convincente e scintillante. La Juve priva di Ronaldo, fermato da una fastidiosa sinusite, travolge divertendosi la malcapitata Udinese e vola senza fatica ai quarti di finale di Coppa Italia dove attende la vincente tra Parma e Roma. Mattatore della serata lui, la Joya, ispirato e imprendibile, autore di una doppietta e una prestazione maiuscola assieme al suo gemello Higuain, anche lui in gol insieme a Douglas Costa. Allo Stadium non c’è mai stata partita con una qualificazione archiviata dopo un’ora per merito di quei due lì davanti, incubo costante della retroguardia friulana. Per Sarri solo buone notizie, malessere di Ronaldo a parte: con un Dybala in questo stato la sua Juve è davvero irresistibile.  

Emre Can ancora fuori

Senza l’indisponibile CR7 Sarri sceglie Douglas Costa in appoggio a Dybala e Higuain. A centrocampo Bernardeschi, Bentancur e Rabiot. Ennesima bocciatura per Emre Can, ormai fuori dalle scelte di Sarri e pronto a lasciare Torino. In difesa c’è Rugani con De Ligt a difendere la porta di Buffon. 

Dybala e Higuain, che show!

Ronaldo non c’è ma nessuno se ne accorge. Merito della coppia in HD lì davanti che per un tempo fa ammattire la retroguardia friulana. Higuain e Dybala si cercano (e si trovano), dialogano, tirano e segnano un gol a parte. Con il livello stratosferico del duo offensivo è un gioco da ragazzi per la Juve riuscire a regolare un’avversaria in salute ma troppo inferiore sul piano tecnico. Allo Stadium si vede un primo tempo 'alla Sarri’: fraseggi stretti, triangolazioni, sovrapposizioni. Miele per gli esigenti palati dei tifosi bianconeri, un incubo per il trio Opoku-De Maio-Nuytinck. Per vedere la prima chance non bisogna aspettare molto. Siamo all’8’ quando Higuain tenta una sforbiciata al volo spettacolare ma imprecisa. Poco male perché al 16’ la Juve è già avanti con un fraseggio prolungato tutto di prima tra Dybala e Higuain: un gol meraviglioso a passo di tango che sblocca la partita e alleggerisce la testa dei padroni di casa. La Juve, sollevata dal vantaggio, comincia da questo momento un lungo monologo nella metà campo avversaria. A centrocampo Rabiot e Bentancur fanno ciò che vogliono. Idem per Douglas Costa, tonico e sempre pericoloso con le sue accelerazioni. Stenta un po’ di più Bernardeschi, ancora  a caccia della forma migliore. Il raddoppio è nell’aria e si materializza al 26’ quando il Pipita serve in profondità proprio Berna, bravo ad anticipare Nicolas che non ha altra scelta se non affossarlo in area. E’ rigore. Sul dischetto va Dybala che non sbaglia e mostra la sua ‘mask’. Il 2-0 chiude la pratica e permette alla Juve di rifiatare. L’Udinese non ne approfitta e non riesce mai ad arrivare con pericolosità dalle parti di Buffon. L’unico (mediocre) tentativo è un tiro dal limite di Sema fuori misura. Troppo poco per accarezzare il sogno di una miracolosa rimonta. Dall’altro lato è invece Bentancur a sfiorare il tris con una sassata dai 20 metri che si stampa sul palo

Dybala, una magia che accende lo Stadium

La ripresa comincia con Lasagna al posto di Teodorczyk. Lo spartito non cambia e la Juve continua a suonare la sua sinfonia. L’Udinese non riesce mai a rendersi pericolosa al contrario dei padroni di casa che al 54’ si vedono annullato dal Var il tris di Higuain per fuorigioco. Niente di grave perché tre minuti dopo Dybala regala un’altra esecuzione da fenomeno su assist del gemello Higuain: sinistro a giro a scavalcare Nicolas e pratica Udinese di fatto già archiviata. Per l’argentino è l’undicesimo gol stagionale, uno in più di tutti quelli messi a segno nell’annata precedente. Gli avversari si sciolgono come neve al sole e allo scoccare esatto dell’ora di gioco Douglas Costa cala il poker su rigore, concesso dall’arbitro Aureliano per un tocco di mano di Nuytinck su tiro di Rugani. Sarri inserisce Cuadrado, Ramsey e Pjaca (al posto di Dybala, salutato dalla standing ovation dello Stadium). Higuain, Bernardeschi e Cuadrado sfiorano la manita, Rugani colpisce il palo al 79’, Buffon continua la sua serata da semplice spettatore fino al triplice fischio. Il 4-0 finale permette alla Juve di accedere agevolmente ai quarti di finale e di sedersi comoda in poltrona: domani sera dalla sfida del Tardini fra Parma e Roma uscirà il nome della sua avversaria di coppa il prossimo 22 gennaio


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