Juve, Sarri: “La cena? Agnelli vuole farmi conoscere i migliori ristoranti di Torino”

Il tecnico bianconero alla vigilia della semifinale di Coppa Italia contro il Milan: “Mangiamo spesso insieme e non si parla mai di una singola partita, ma soltanto della totalità della stagione. Se non volessi essere sotto esame, farei domanda alle Poste. Su Messi...”
Juve, Sarri: “La cena? Agnelli vuole farmi conoscere i migliori ristoranti di Torino”© Juventus FC via Getty Images
7 min

TORINOUna vittoria per ritrovare la fiducia smarrita e vendicare i due ko nelle ultime tre di campionato. Domani la Juve di Maurizio Sarri sarà di scena a San Siro per l’andata delle semifinali di Coppa Italia contro il Milan, l’obiettivo è uno solo. Ma nella conferenza stampa della vigilia si parla subito della cena tra il tecnico bianconero, Agnelli e Paratici: “Si doveva fare dopo la Fiorentina. Poi, a causa di impegni, è stata rimandata di una settimana. È una normale programmazione. Vedo spesso il presidente e ogni tanto ci ritroviamo a cena, mi dice che vuole farmi conoscere i migliori ristoranti di Torino. Poi è chiaro che non si parla mai di una singola partita o di un singolo periodo ma della totalità. Se non volevo essere sotto esame, facevo domanda alle poste - ha detto Sarri -. Questo è un lavoro fatto così, soprattutto alla Juve. Mi sembra che tutto faccia parte della normalità. Siamo arrivati a febbraio in piena competizione per tutte le manifestazioni".

Sarri: “Stiamo lavorando sulla testa”

Siamo in questa semifinale in Coppa Italia, agli ottavi di Champions, in piena lotta per il campionato: se si parla in linea generale, siamo in linea con gli obiettivi iniziali. Poi veniamo da una brutta partita e ci sono ripercussioni esterne molto più grandi di quelle che ci sono all'interne della società. Un problema di testa? Dipende dalle situazioni, a volte ci perdiamo. Questo è un qualcosa di cui stiamo parlando e stiamo cercando di risolvere, non è di facile risoluzione perché l'individuazione del problema è estremamente difficile e stiamo cercando di metterci un rimedio perché sta venendo fuori soprattutto quando andiamo in vantaggio”.

Sarri e quel ‘Qualcuno mi aiuti’ di Verona

Il Milan mi sembra che sia migliorato molto sia in termine di rendimento che in termine di risultati. Viene da un derby perso in modo discutibile, nel senso che ha giocato bene per lunghi tratti, quindi la gara sarà complicata, giocheremo in uno stadio pieno, e giocare contro la Juventus una semifinale di Coppa Italia è sempre stimolante per tutti. È una partita complicata, è evidente". Sarri è anche tornato sulla frase pronunciata dopo il ko di Verona, ‘Spero che qualcuno mi aiuti’: “Mi riferivo alla domanda. Se uno mi chiede se ci sono dei leader che mi possono aiutare, io rispondo spero che mi aiutino. È l'inciso di una frase molto più ampia che era una risposta ad una domanda ben precisa. I leader li abbiamo, spero che in campo qualcuno ci metta una pezza. È chiaro che io debba essere bravo a farlo ma io sono lontano dal campo e spero che qualcuno mi aiuti a risolvere queste situazioni che vengono fuori in questo periodo ma era l'inciso di una risposta più ampia ad una domanda ben precisa". 

Sarri: “Ecco i nostri problemi mentali”

"Ho detto che questa squadra si allena bene, lascia sempre sensazioni positive, si allena con intensità, con applicazione. Quindi di fronte alla prestazione negativa rimani sorpreso perché non te l'aspettavi in base all’allenamento. Quando si parla di problemi mentali, si parla essenzialmente di questo ovvero che a volte non facciamo prestazione in relazione allo standard dei nostri allenamenti, che è elevatissimo e la disponibilità da parte loro a livello di partecipazione a tutto quello che facciamo in tutta la settimana è totale, ora dobbiamo risolvere questi problemi che ci stanno venendo fuori, perché la gestione nostra del vantaggio non è quella ottimale ma viene fuori dai numeri". 

Sarri: “Pjanic? Solo un piccolo calo”

Alla Juve si lavora bene, per strutture, organizzazione societaria e rapporti interpersonali con la dirigenza e i giocatori, a livello di pubblico è un pubblico diverso da altri pubblici per territorialità perché non lo vivi molto a Torino ma nel complesso nazionale e internazionale. È un ambiente che ti lascia lavorare bene e su questo non ho alcun tipo di dubbio e anche a livello di rapporti interpersonali è un ambiente in cui c'è facilità di rapporti perché la catena della Juve è snella, quindi è facile avere rapporti con tutti". Sull’eventuale cambio di ruolo di Pjanic: “Miralem mezzala? No perché non ha accelerazioni. Ha le qualità tecniche per poter fare il trequartista, per me il meglio può darlo nel ruolo in cui sta giocando adesso. Sono convinto che tra 15 giorni tornerà a essere determinante. È un piccolo calo”.

Sarri risponde a una domanda su Messi

Cristiano Ronaldo mi ha detto ‘Mi sento bene, appena ho sensazioni di stanchezza te lo dico subito. Valutiamo di gara in gara’”. In Spagna tiene banco il caso Messi, si parla addirittura di un trittico da sogno con il portoghese e Guardiola: “Leo è un tesserato del Barcellona. Se fossi un loro dirigente direi ‘Ma che caz.. vuole questo Sarri?’. Preferisco, dunque, non rispondere. Ramsey? Il calcio inglese è completamente diverso, si fanno meno menate tattiche rispetto a noi. Il nostro campionato non è semplice e veniva da un grave infortunio. La sensazione è che sia in crescita a livello di condizione e convinzione”. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA