Sarri: “Crisi Juve? Le valutazioni sono influenzate dal risultato”

Il tecnico bianconero alla vigilia del ritorno di Coppa Italia contro il Milan: “Ronaldo ha un problema personale, vedremo se sarà disponibile. Non esiste un suo sostituto, è chiaro che bisognerà cambiare qualcosa”
Sarri: “Crisi Juve? Le valutazioni sono influenzate dal risultato”© Juventus FC via Getty Images
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TORINO - “La partita di domani ci deve servire per andare in finale, faremo delle scelte in questo senso. Abbiamo dei piccoli acciacchi. Chiellini ieri aveva un affaticamento all’adduttore, vediamo domani mattina come starà. Buffon aveva un leggero problema alla schiena, ma oggi ha svolto l’intero allenamento. Infortuni certi, in questo momento, non ne abbiamo”. Maurizio Sarri è carico e vuole tornare alla vittoria dopo il brutto stop di Champions. Il tecnico bianconero è pronto a sfidare il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Con o senza Cristiano Ronaldo? “Il problema è strettamente personale, se domani è disponibile o meno dipende dalla risoluzione o meno del suo problema personale - ha detto in conferenza stampa -. Khedira sta progredendo piuttosto bene, meglio rispetto alla settimana scorsa. Se lo vedremo in campo, sarà per uno spezzone di gara. Douglas Costa sta crescendo, ma non è disponibile per i novanta minuti”.

Sarri...e la crisi Juve

Juve in crisi? Da noi tutti si aspettano risultati con grande continuità. È una squadra che deve fare meglio perché ne ha la possibilità. Le vostre valutazioni sono influenzate dal risultato. A Lione il primo tempo è stato di scarsissimo livello, nel secondo tempo meglio. Abbiamo lavorato su ciò che abbiamo discusso dopo la partita, di questa ricerca di muovere la palla più velocemente. Come si è allenata la squadra? Non rispondo, perché sembra porti sfiga. L’assenza di Ronaldo cambia i piani tattici, è palese. Non abbiamo un suo sostituto ma credo non ci sia. È palese che dovremmo fare qualcosa di diverso”.

Sarri: “Pjanic? Alti e bassi sono normali”

"Sto mandando via di cervello tutto lo staff perché sto chiedendo di giorno in giorno cose diverse. Quello che ci succede intorno va vissuto come fatto compiuto, noi dobbiamo porre l'attenzione sulla partita sperando che mercoledì ci dicano che partita c'è lunedì, altrimenti si perdono energie su cose inutili. Pjanic? Faccio sempre fatica a credere che spostare un giocatore di cinque metri in campo cambi il volto di una squadra. La mia sensazione è che nel secondo tempo sia cambiata aggressività, non c'erano passi indietro, il recupero della palla si è spostato di 30 metri, è diventato un altro tipo di partita. Pjanic è meno brillante rispetto a 2-3 mesi fa ma questo fa parte della normalità, è stato dimostrato che il 100% della condizione fisica duri per 20 giorni, normale che ci siano alti e bassi”.

La Juventus: “Rispettiamo le decisioni delle autorità”

Il trequartista? Per noi è sempre un'opzione, anche se nell'ultimo periodo la stiamo utilizzando poco perché ci costa tantissimo. A livello individuale non è un problema, vedo solo che giocare 90 minuti così ci può costare qualcosa a livello di centrocampisti". All’inizio della conferenza è intervenuto l’head of communication della società, Claudio Albanese: “La Juventus rispetta tutte le decisioni. Alle 17:30 è stato convocato dal Prefetto un comitato di sicurezza pubblica, pertanto vi chiederei di non porre nessuna domanda al nostro allenatore su queste questioni. Competono all’autorità.”


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